Beauty

Lo chignon “sciuralike”

Che dentro di noi viva una ballerina di danza classica o Grace Kelly, o perché no anche lo scandaloso Oscar Wilde che ne sfoggiò uno ad una serata mondana e venne poi condannato per omosessualità, lo chignon resta l’acconciatura di “classe” per antonomasia. Raccogliersi semplicemente i capelli all’altezza della nuca era un vezzo delle donne ateniesi che venne ripreso ed rielaborato con mille trecce e treccine, dalle matrone romane. E’ il modo più gettonato di acconciarsi i capelli delle star di Hollywood nel momento di ricevere l’ambita statuetta dell’Oscar: da quello micro di Gwyneth Paltrow a quello sapientemente spettinato di Reese Witherspoon, a quello in stile anni ’40 di Kate Winslet. Per non annoiarvi elencando tutte le dive che scelgono questo tocco di bon ton anche solo per calcare il tappeto rosso. Ora, in questo periodo di basso impero, va tantissimo farselo proprio sopra la testa al centro del cranio. Look, a mio avviso, adatto alle teenager che non dovrebbe neanche essere preso in considerazione da gente sopra i trenta.

Ovviamente questa acconciatura è una delle più utilizzate per creare immagini sofisticate sulle passerelle dell’altra moda, ma spesso fa la sua comparsa anche su quelle del pret à porter. Alberta Ferretti e Giorgio Armani ne sono dei grandi estimatori. Ora: io ho decretato il mio fallimento come ballerina quando mi è spuntata una taglia da pin up, a Grace Kelly ho sempre preferito Ava Gardner e Oscar Wilde lo lascio nel mio terzo capitolo della tesi di laurea. Però quando voglio giocare alla signora pure io raccolgo i miei capelli allergici al pettine. Il tipo di chignon che ho scelto è quello basso da portare su di un lato della nuca. L’ispirazione è la collezione invernale dello scorso anno di Alberta Ferretti. Cosa numero da fare: indossare il proprio capo preferito griffato AF. Secondo procedere con l’asciugatura che dev’essere perfetta se non si vuole che al momento dello scioglimento della “cipolla” ci si ritrovi con una chioma ingestibile piena di onde senza criterio. Il SalonDry Pro fa al caso nostro non solo perché grazie al bocchettone che indirizza il getto d’aria uniformemente conferisce già alla prima asciugatura una più che buona lisciatura del capello. Poi perché grazie agli ioni, mantiene la chioma morbida e quindi facilmente plasmabile. Ho inseguito dato una passata con la piastra Care Straight and Curl che arriva a temperatura ottimale in 30 secondi, e ho raccolto i capelli con un elastico invisibile in una coda leggermente laterale.

 

Ho arrotolato su se stessa la coda e in seguito fatto il primo giro all’altezza dell’attaccatura dei capelli fissandolo con le forcine. Ho continuato a girare la coda fino a far sparire le punte all’interno del centro del vortice che si è formato. Forcine da esaurire i Monti Metalliferi della Germania e il gioco è fatto. Ladylike. O meglio: Sciuralike.

Photo Courtesy Alessandra Consolazione

 

Queste pillole nascono dalla collaborazione fra Philips e FashionBlabla per celebrare il 50° Anniversario dell’azienda nel settore haircare. Dal primo asciugacapelli del 1962 alle piastre in ceramica degli anni 90 fino all’ultima gamma di prodotti per i capelli di qualità superiore, obiettivo di Philips è sempre stato quello di migliorare la qualità della vita delle donne offrendo loro innovazioni rivoluzionarie per lo styling dei capelli. Ecco perché Philips ha voluto festeggiare questo importante anniversario regalando insieme a Fashionblabla pillole beauty e di stile a tutte le donne.
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Sono una fashion victim dichiarata e amo il mio carnefice. Da 14 anni vivo lo spogliatoio delle squadre di calcio di Serie A e B. Scrivo per Vip Mese, Vip e Gossip per diletto e sono cresciuta professionalmente a F.A.D. la rubrica del TG24.

Comments (2)

  • Eh ma l’articolo con bellissimo servizio fotografico di Vicki pelle di luna ed irriducibile del lungo non valeeee!!!!
    Sei l’unica che è inorridita al vedere i nostri tagli near by oppure over 40.
    Sto pensando di rifarli ricrescere ma la mezza misura aggravata dai ricci è inguardabile.
    Ho sempre desiderato i capelli lunghi, lisci, da poter acconciare in mille maniere e , why not anche Sciuralike Style. Provato la “svedese” fine anni 70 (..forse siete troppo giovani per ricordarle era la stiratura ante litteram! ) e tutte le tipologie di pieghe e piastre di ultima generazione. Anni fa sono persino ricorsa alla chimica.
    E’ inutile : non riconosco allo specchio quella testa ordinata e liscia, senza l’abituale voluminoso, riccio indisciplinato., Mi si evidenzia la nappia, e pure dopo aver profumatamente pagato il parrucchiere corro a farmi lo shampoo e torno me stessa, quella che sembra sempre pettinata con i petardi :D
    Anche la Direttore Blonde mi sembra al limite della sopportazione nonostante le dichiarazioni a taglio appena avvenuto : sono ringiovanita di almeno 5 anni !
    Normale, dopo ci pentiamo sempre !
    Grazie per i preziosi consigli Vicki !

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  • Come diceva Niccolò Fabi “Io senza capelli, sono una pagina senza quadretti…” non mi sono mai piaciuti i tagli corti su di me, ma sugli altri li ho anche apprezzati. L’esperienza mi dice che chi taglia si pente nell’80% dei casi, soprattutto se fa tagli troppo modaioli che dopo 10 giorni non sono più quelli e ti ritrovi con un carciofo in testa e a cercare extension su internet…

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