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Idee per un week end adrenalinico: rafting in Valtellina

Se vi dico rafting cosa vi viene in mente? A me adrenalina pura! E’ dallo scorso anno che cerco di organizzare un weekend in cui far provare ai ragazzi questa esperienza e, finalmente, sabato ce l’abbiamo fatta.

 

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Ci siamo affidati a Indomita Valtellina River una società sportiva che promuove e e valorizza gli sport d’acqua viva  in Valtellina, ma più in generale in Lombardia. Il centro si trova a Castione Andevenno e organizza una serie di attività all’aria aperta e sport fluviali come il rafting, l’hydrospeed e la canoa. Devo dire che le attività che mi incuriosivano erano parecchie, ma meno male che ci siamo limitati al rafting perchè  la sera eravamo completamente KO!

Nonostante la mia prenotazione quasi last second siamo riusciti ad organizzare una discesa per 10 : la nostra opzione  “ Rafting Extreme Fun” comprende la discesa in gommone in un tratto di fiume relativamente tranquillo – c’erano soltanto un paio di rapide- alternate a tuffi nel fiume e nuoto nella corrente. Sono tutte attività che non richiedono un particolare allenamento fisico, ma serve saper nuotare. I nostri ragazzi hanno un’età che va dai 10 ai 15 anni e sono sportivi.

Per prima cosa ricordatevi che vi serve un costume da bagno, un cambio totale di intimo per quando uscirete di lì, un asciugamani grande e soprattutto un paio di scarpe di ricambio. Portate le sneakers peggiori che avete perchè tra acqua di fiume e terriccio, arriveranno abbastanza distrutte. E togliete i calzini, si bagnano dopo un secondo e contribuiscono all’intirizzimento dei piedi.

Prima di partire ci viene consegnata una muta, un casco e un giubbino di salvataggio: ci sono dei comodi spogliatoi dove cambiarsi, una volta pronti si lasciano borse e zaini in auto [il parcheggio è custodito]. Non portatevi nulla, io avevo il telefono perchè volevo raccontare questa avventura ed è finito nel fiume con me- avevo la cover anti acqua meno male- ma per la prossima volta serve una GoPro.

Dopo un rapido transfer in pulmino si arriva al punto di partenza: Sara, la nostra guida, ci spiega le regole base: come impugnare una pagaia, dove sedersi sul gommone, quali sono gli ordini ai quali ubbidire e cosa fare in caso di pericolo.

Sul gommone e ancora prima si ragiona come una squadra, tutti devono collaborare: solleviamo il gommone e lo lasciamo scivolare in acqua e si parte. Remare è bello intenso, sento gli addominali che lavorano e mi piace. Sono una freddolosa e all’inizio non ero per niente dell’idea di tuffarmi, ma alla fine sono anche una persona curiosa e non sarei andata via senza avere provato. L’acqua è molto fredda e i primi 10 secondi sono un piccolo shock. La corrente ti tira e devi lasciarti andare, ma non troppo. Mi prendo un ramo con il piede e mi spavento un po’: meno male che Sara che ha la forza di un supereroe mi tira su in un secondo.

Ci fermiamo per i tuffi, i ragazzi sono entusiasti, io passo, che ho i capelli zuppi e non voglio bagnarmi di nuovo. Risaliamo e nell’ultimo tratto di rapide ci mettiamo in piedi per testare l’equilibrio. C’è una pace che mi consola. Siamo noi, un fiume, gli animali, qualche pescatore. Ultimo stop: nuoto nelle rapide con uscita laterale. Ho il mio bel daffare a convincere quello piccolo ( Ale) che questo lo prova la prossima volta. Intanto i coraggiosi si lanciano e testano l’ebbrezza di lasciarsi portare dalla corrente. Siamo arrivati. Un’ora e mezza è letteralmente volata.

La prossima volta sceglieremo la discesa adrenalina ( si può fare se si è già avuta una pregressa esperienza e solo in determinate condizioni del fiume che di solito si verificano tra giugno e luglio perchè deve esserci molta acqua).

Siamo tutti molto felici di poterci togliere le mute. E’ stato bellissimo e intenso.

E’ il momento di rifocillarci. Se passate da quelle parti vi consiglio con tutto il cuore un pranzo all’agriturismo Cavria: delle tagliatelle ai porcini che cantano, dei pizzoccheri che si sciolgono in bocca e Gabriele, il proprietario, di una gentilezza squisita. Anche il conto è davvero onesto ❤️

 

Italian fashion journalist. Blogger @fashionblabla. Founder of #fashioncamp.

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