Prada fa rotta verso l’estremo oriente, il Giappone in particolare, non solo come luogo geografico dal quale trarre ispirazione, ma anche come concetto di lontananza di quanto siamo. Il Giappone però è anche la terra dei contrasti conviventi come quello tra tradizione ed avanguardia, tra samurai e geishe e nanotecnologie. Rapiscono immediatamente l’attenzione le calzature che richiamano i “geta” (le infradito con le calzine portate dalle geishe appunto) qui con vezzosi nastrini rosa e in colori metallici. Echi d’oriente nei cappottini taglio kimono con fiori stilizzati (che ritroveremo spesso su altri capi della collezione).

Questa donna geisha non ha nulla di fragile e uscita dopo uscita eccola trasformarsi in una boxer con tanto di calzoncini larghi e boberini appoggiati alle spalle come i pugili fanno con l’accappatoio. I colori basici sono bianco, nero e rosso. Anche gli occhiali da sole, giganteschi, oversize rubano la scena agli abiti. Se non altro perchè sono super accessoriati con tanto di applicazioni e decori. Gli abiti da sera ripropongono il concetto dei kimoni, dello strato su strato, con orli asimmetrici. Una collezione sicuramente non facile ad una prima occhiata, ma che sicuramente saprà conquistare non solo gli affezionati del marchio, ma anche chi ha voglia di scostarsi dagli imperanti revival anni ’70 che sembrano essere il leitmotiv di queste sfilate primavera estate 2013.