Style

Classicismo: morire di noia.

Le sfilate per la stagione autunno-inverno 2013/14 si sono ormai concluse. Rimangono in testa mille impressioni, alcune ancora da riordinare, altre invece più precise.  Molti hanno parlato di un ritorno al classico, peraltro già in atto da tempo, io andrei invece più nello specifico e lo chiamerei effetto Dior.  Fa riflettere il fatto che persino da Prada (notoriamente sempre un pò contro) si intravede la tipica silhouette New Look.

Forse il periodo storico che stiamo vivendo ha delle analogia con quel fatidico 1947, in cui improvvisamente la moda si rivolse alle forme del passato in cerca di rassicurazioni e certezze. Se così fosse, non sarebbe certo un buon segno, almeno per me.  La ricerca, lo sguardo rivolto al futuro, sono sintomi di speranza, di una certa evoluzione.  La moda, in questo senso, è sempre stata lo specchio dei tempi.  Mi perplime l’apprezzamento, che vedo da più parti, per la classica forma a clessidra che è tipica del New Look, ma che deriva da molto più indietro nel tempo.  Credo sarebbe il caso di riflettere sul fatto che quella forma allude in modo più che evidente ad una femminilità ferma nel tempo, del tutto estranea alle conquiste (faticose) delle donne contemporanee.

Se persino una firma come Maison Martin Margela (seppur in assenza del suo fondatore/esegeta) ci fornisce lezioni di classicismo e bon ton, allora che fine ha fatto la ricerca? Per non parlare della provocazione, ma quella vera..

Da Marc Jacobs sfilano cappottini neo-borghesi che non aggiungono nulla al già detto. Sinceramente credo che potevamo farne a meno, per quanto è sempre utile un cappottino ben fatto. Ma forse nel guardaroba ce l’avevamo già..  E quest’ultima constatazione non gioverebbe neppure alle vendite, se è questo il punto.

L’effetto Dior è durato dieci anni e non solo a causa della sua prematura scomparsa. Erano già in atto cambiamenti radicali e lui stesso se ne era già accorto, tanto da segnalare con accortezza e lungimiranza quello che sarebbe diventato il suo successore: YSL.  Io spero davvero che non ci tocchi aspettare così tanto perchè il corso della storia (e della moda) riprenda a galoppare verso il futuro.

 

Fashion designer, docente di storia della moda, blogger, critica della moda ad oltranza. www.adrianadelfino.com

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