“O si è un’opera d’arte o la si indossa”, nelle parole di Oscar Wilde sembra racchiusa l’essenza stessa della mostra La Seduzione dell’Artigianato ovvero: il bello e ben fatto al Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari di Roma dal 5 dicembre al 13 febbraio.




Curata dal vice presidente con delega alla moda sezione tessile abbigliamento moda ed accessori di Unindustria Stefano Dominella e dalla storica della moda Bonizza Giordani Aragno, la mostra celebra la maestria sartoriale del Made in Italy attraverso l’esposizione museale di centotrenta abiti. Armani, André Laug, Antonio Marras, Benedetta Bruzziches, Bertoletti, Blumarine, Camillo Bona, Carta e Costura, Dal Co’, Delfrance Ribeiro, Emilio Schuberth, Enrico Coveri, Fondazione Annamode, Fondazione Gianfranco Ferré, Francesco Scognamiglio, Gabriele Colangelo, Galitzine, Gattinoni, Klopman, Lancetti, Laura Biagiotti, Leonardi, Maison Litrico, Marella Ferrera, Maurizio Galante, Max Mara, Mila Schön, Missoni, Modateca Deanna, Mortari, Nicola Del Verme, Odile Orsi, Prada, Raffaella Curiel, Renato Balestra, Roberta di Camerino, Roberto Capucci, Roberto Cavalli, Roberto Spinelli, Romeo Gigli, Salvatore Ferragamo, Sante Bozzo, Santo Costanzo, Sarli, Scuderi, Sorelle Fontana, Spadafora, Sportmax, Sylvio Giardina, Stefano Merola, Teatro dell’Opera di Roma, Tiziano Guardini, Versace, Walter Albini. Grandi Maison e designer emergenti… Istituti e Accademie di moda e storici atelier di calzature… Tutti insieme per un tributo all’Alto Artigianato racchiuso nella moda italiana…
La rivisitazione del “bello e ben fatto” parte dal costume popolare che all’Expo internazionale del 1911 decretò il successo del nostro Paese come leader del settore manifatturiero in Europa. Accanto agli abiti degli stilisti più acclamati del nostro secolo – grazie alla lungimiranza del sovrintendente Daniela Porro – è possibile ammirare anche preziosissimi costumi, tavole di ricami dagli anni Trenta ad oggi e croqui di lavorazioni sartoriali eccelse. Completano l’esposizione fotografie di laboratori-couture e sartorie, tanti volti sconosciuti immortalati insieme ai dettagli di quelle lavorazioni che hanno fatto la storia della moda e che ancora oggi vengono realizzate con indubbia maestria… Plissé, nervature millimetriche, asole di ogni tipo, tessuti dipinti a mano e molte altre tecniche sartoriali sono protagoniste della mostra.




E’ un’esperienza sensoriale… Un tuffo nell’ handmade, quello più autentico… Un messaggio ai più giovani: “Il futuro è nelle vostre, nelle nostre mani e conoscere il passato per costruire il proprio avvenire è il modo migliore per avere successo… sempre!”.