Liz Taylor ha collezionato gioielli e mariti abbastanza facoltosi da potergliene regalare. Due passioni che l’hanno accompagnata fino al giorno della sua scomparsa lo scorso marzo. Oggi a New York da Christie’s andranno all’asta le preziosissime gemme appartenute alla diva dai seducenti occhi viola. Una scintillante tre giorni che ci trasporta in un’infusione di glamour superconcentrato in questi cupi tempi di crisi.
Lei che si definiva “custode” di tali preziose creature, aveva già previsto che dopo la sua dipartita, la collezione si sarebbe smembrata per portare amore e indelebili ricordi a casa di chi li possa proteggere (e soprattutto comprare) come lei ha sempre fatto. Uno dei protagonisti della vendita all’incanto, che potrà essere seguita anche online e i cui proventi in parte andranno alla Elizabeth Taylor Foundation per la lotta contro l’HIV, sarà sicuramente il diamante dal taglio smeraldo da 33,19 carati di pura luce abbagliante che Richard Burton le regalò nel 1968, stimato tra 2,5 e 3,5 milioni di dollari che prima era conosciuto come «il diamante Krupp» e oggi come «il diamante Taylor».
Il “Brillone” si contenderà la scena con la collana più famosa del mondo, ancor più di quella dell’affaire di Maria Antonietta: quella di rubini e diamanti con la famosa perla detta “la Peregrina” a forma di pera da 55 carati già posseduta da Maria Tudor che la ricevette in dono da Filippo II di Spagna. La collana firmata Cartier è valutata 3 milioni di dollari. E poi il rubino Puertas da 8,25 carati su montatura in oro giallo e diamanti griffata Van Cleef & Arpels. Sempre Burton in occasione di un importante anniversario di matrimonio, le regalò un rarissimo diamante color cognac da 33,81 carati. Assieme a queste gemme che paiono uscite dalla miniera dei sette nani, ci saranno anche altri famosissimi pezzi di Bulgari, Tiffany e Bucheron.
Perchè Liz non si è lasciata scappare il meglio che ogni grande maison poteva metterle a disposizione e che ogni marito ha potuto regalarle trovando le più improbabili giustificazioni, ma rivelandone sempre una ed unica: l’essere pazzamente innamorati di lei.
