Beauty

Ho tanta voglia di ’80

 

“Non si esce vivi dagli anni ‘80”. Mi piace citare il mio amico Max Brigante, deejay di Radio 105, che coniò questo aforisma in uno dei nostri pomeriggi “lavorativi” disquisendo di musica e di canzoni del cuore, scoprendo che, in un’ipotetica Top Ten personale, quasi tutte le posizioni erano occupate da brani del decennio più edonista del secolo passato. Chi non c’era in quegli anni non sa cosa si è perso, e se la cosa significa non essere più nell’affollato popolo dei choosy twentysomething, ma in quello dei trentenni bamboccioni con due lauree e ancora a casa con la mamma … be’ ragazzi ne è proprio valsa la pena.

Tutto era OVER. I volumi, i colori, lo stile di vita che Briatore a confronto era il fratello della piccola fiammiferaia. I programmi tv, le personalità politiche e religiose, i cantanti… sì va be’ma che ve lo dico a fare… Non si possono spiegare gli anni ’80 né tanto meno farli rivivere. Però ci possono ispirare. E basta poco per ripiombare dritti tra i paninari e le preppy, tra i sostenitori di JR & Sue Ellen contro quelli di Bobby & Pamela, tra duraniane e spandine: un paio di spalline imbottite, pizzo come neanche a Burano, ettolitri di acido per la permanente e nebulose di lacca per chilometrici ciuffi alla Fabrizia Carminati.

 

Alter ego delle ricciolute stile Madonna era Grace Jones con il suo taglio squadrato e rasato, riveduto da molte semplicemente tirandosi indietro i capelli con una sorta di “malta” composta dal gel Graphic e schiuma Studio Line ed essiccata con il phon a forza 4. Da sempre attratta più dal male che dal bene, al tempo ero innamorata di Diana dei Visitors e mi pettinavo come lei andando ogni sabato a fare un ritocchino alla permanente inalando dei gas tossici che manco il diluente della scolorina. Poi sono arrivati Kurt Cobain e River Phoenix e chi se li è più lavati i capelli? Ma quella è storia per la prossima puntata. Volendo rifare il look di Diana o di Madonna, mi sono attrezzata di tanta pazienza e dopo un’asciugatura rapida con il nostro mitico SalonDry Pro, ho iniziato ad arrotolare ciocca per ciocca con il CurlControl, una vera bacchetta magica in ceramica che produce ricci morbidi senza seccare il fusto del capello o bruciare le punte grazie all’indicatore digitale della temperatura. Con il solito sistema della divisione della testa in settori, sono partita dalla nuca e ho proceduto in senso circolare per dare maggior volume alla radice. Il risultato non è proprio fedelissimo anni ’80 (i capelli, mi dispiace, non li taglio) ma ci siamo quasi. Per il look alla Grace Jones, ho asciugato tutta la testa perfettamente sempre con il SalonDryPro e poi sono passata ad una stiratura veloce con la piastra Care Straight and Curl. Gel e lacca da allargare il buco nell’ozono e questo è il risultato finale degno della copertina di Rio dei Duran Duran. Che dire? Noi che non usciremo mai vivi dagli anni ’80 perché ce li abbiamo dentro abbiamo inoltre una fortuna in più: quella di possedere la mitica DeLorean ideata da Doc Emmett Brown per Marty McFly per tornarci quando ogni volta che ci va di ballare allo sfinimento “Into the Groove”.

 

Queste pillole nascono dalla collaborazione fra Philips e FashionBlabla per celebrare il 50° Anniversario dell’azienda nel settore haircare. Dal primo asciugacapelli del 1962 alle piastre in ceramica degli anni 90 fino all’ultima gamma di prodotti per i capelli di qualità superiore, obiettivo di Philips è sempre stato quello di migliorare la qualità della vita delle donne offrendo loro innovazioni rivoluzionarie per lo styling dei capelli. Ecco perché Philips ha voluto festeggiare questo importante anniversario regalando insieme a Fashionblabla pillole beauty e di stile a tutte le donne.
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Sono una fashion victim dichiarata e amo il mio carnefice. Da 14 anni vivo lo spogliatoio delle squadre di calcio di Serie A e B. Scrivo per Vip Mese, Vip e Gossip per diletto e sono cresciuta professionalmente a F.A.D. la rubrica del TG24.

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