Domenica 10 Luglio, ho avuto la possibilità di assistere all’evento “Cupiditas Luminis”: la sfilata della collezione di alcuni tra i più brillanti neolaureati dello IED di Roma. L’evento, inserito anche nel calendario di Alta Roma – Alta Moda, ha avuto l’onore di ospitare grandi personalità come Silvia Venturini Fendi e la giornalista Stefania Giacomini.
Il mio ruolo è stato quello di seguire la preparazione dell’evento, quindi il backstage, e con esso tutte le emozioni (e le isterie) date dall’ansia di far bene di studenti ed organizzatori.
Ho realizzato alcune interviste per meglio capire cosa stessero preparando per l’evento.  E a seguire ho avuto la fortuna di poter intervistare anche anche la direttrice, Lara Aragno e la responsabile del Job Placement, Cristina Pignalberi. Guarda qui le interviste

Entrambe le intervistate mi raccontano che molti dei neolaureati hanno già dei colloqui fissati a pochi giorni di distanza della sfilata di chiusura e poi Cristina mi dà qualche dato davvero confortante:
I corsi proposti a Roma sono di Fashion Design, Design del Gioiello, Fashion Stylist e Fashion Editor , Fashion Marketing & Communication attivo da poco su Roma e degli studenti il 70% dei laureati in fashion design trova lavoro a corso finito, per quanto riguarda i designer di accessori la percentuale sale al 90% ed infine un 60-70% per quanto riguarda il design del gioiello.
In un momento di crisi economica e sociale in cui molti ragazzi neolaureati, direi troppi, sono a spasso senza il proprio lavoro, queste percentuali  sono una manna. E’ bello che quest’ istituto possa dare una possibilità concreta ai giovani talenti.
Concluse le interviste ci spostiamo dove l’evento avrà luogo.

La sfilata avverrà nel Palazzo del Consiglio di Stato, più conosciuto come Palazzo Spada che, pensate, è la prima volta che apre le porte ad un evento del genere. Guarda il video

Gli abiti sono bianchi, neri, grigi, oro, blu elettrico. I materiali sono i più disparati: dalla pelle al cotone, dalla lana cotta allo chiffon di seta. Ricorrente l’uso del colletto bianco “man-like “. Molto presenti sono le sovrapposizioni di strati e di materia. I ragazzi hanno giocato molto sulle possibili unioni tra elementi.
La sfilata si conclude, accompagnata da cori angelici, con l’ultima modella che, vestita di strati complementari, si sveste lasciando dietro di se parti dell’abito, a terra,  come fossero stracci.
In questi mesi di vita del blog, molti mi hanno scritto per chiedermi consiglio su corsi e scuole di moda ed io, dopo aver vissuto quest’esperienza, li indirizzerò di certo verso lo IED.