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Fashion Cookies: il dolce lato della moda

Courtesy Roberto Savio per Lineagolosa.tv

 

Ogni volta che vado a Londra, una delle tappe immancabili è il té delle cinque al Berkeley Hotel. Sì perchè quello che servono nella lussuosa Caramel Room non è un normale té, ma una vera food experience per fashioniste nota anche come “Pret à portea”. Biscottini che riproducono gli ultimi must have di stagione degli stilisti più famosi, miscele pregiate di té e gustosissimi sandwich che farebbero impallidire Pierre Dukan. E’ sempre stato un mio desiderio importare in Italia questa tradizione british e il FashionCamp di quest’anno ha letto nei miei pensieri proponendo uno spettacolare workshop in collaborazione con Arte del Convivio su come confezionare i fashion cookies.

Courtesy Roberto Savio per Lineagolosa.tv

La prima cosa da fare è scegliere la pasta con cui vogliamo fare i biscotti che deve sempre essere un impasto secco e mai morbido affichè nella cottura non si deformi troppo. Quindi sì a pasta frolla, a panpepato, all’avena e tutti i tipi per ottenere biscotti secchi. Una volta ottenuto l’impasto desiderato andremo a tagliarlo con gli stampini a forma di scarpina, abitino, borsetta che possiamo trovare online sui siti specializzati inglesi perchè qui in Italia nessuno ha ancora pensato ad importarli o a farli. Segue la cottura, il raffreddamento è d’obbligo per poi procedere alla decorazione che è lo step più importante.

Courtesy Roberto Savio

Per chi non fosse molto pratico con glasse e paste di zucchero, in commercio se ne trovano di ottime già confezionate e quindi basta usare la fantasia o strappare qualche pagina di Vogue per riprodurre fedelmente i capi che ci piacciono di più. La pasta di zucchero si attacca al biscotto con della gelatina a freddo.

La cosa meravigliosa è proprio il manipolare la pasta e creare una palette di colori degna di Pantone, per non parlare degli zuccherini per guarnire che si trovano di qualsiasi forma e tonalità. Claudia la nostra cake designer ci ha insegnato a confezionare fiocchi, rose e volant e le due ore del workshop sono letteralmente evaporate. E questo è il risultato. Che ne dite siamo pronte per aprire un Fashionblabla Café?

Courtesy Roberto Savio

Courtesy Roberto Savio

 

 

Sono una fashion victim dichiarata e amo il mio carnefice. Da 14 anni vivo lo spogliatoio delle squadre di calcio di Serie A e B. Scrivo per Vip Mese, Vip e Gossip per diletto e sono cresciuta professionalmente a F.A.D. la rubrica del TG24.

Comments (1)

  • Esperienza meravigliosa! Erano buonissimi oltre che oggettivamente bellissimi!
    Ps. io ci sto per il Fashionblabla Café! :D

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