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Barbie meravigliosamente infedeli (al proprio look).

I capelli di Barbie sono da sempre una delle principali attrattive della bambola – e una delle più irresistibili tentazioni manipolatorie per generazioni di bambine, bambini, collezionisti, creativi. “Barbie Loves Salvo Filetti” è un evento 23 volte creativo. Tante sono le Barbie acconciate dall’hair designer in esposizione a Milano solo per oggi. Sono Barbie infedeli al solito look. Bellissime.

Ma Barbie ha un “solito look”? Uno dei tanti stereotipi su Barbie la vuole infatti bionda e coi capelli lunghi. Limitativo: la celebre fashion doll ha cambiato innumerevoli acconciature e tinte nella sua carriera parallelamente alla moda degli ultimi 5 decenni. E non solo: da qualche anno artisti e professionisti si cimentano seriamente con la sua trasformazione, e non sempre per gioco.

Non è facile acconciare una testolina di nemmeno 5 cm rispettando proporzioni e spessori. Non è banale impiantare capelli o realizzare parrucche da bambola che abbiamo una linea riconoscibile. Salvo Filetti – complici Mattel e l’Oréal – pare essersi divertito molto, utilizzando capelli naturali, i suoi veri strumenti del
mestiere, i prodotti di colorazione professionale L’Oréal Professionnel e mettendoci tutto il suo talento, la mano precisa, l’inventiva.

Chic e Sauvage, così sono state classificate le acconciature secondo il loro mood, esibiscono colori come il rosso fuoco o il nero corvino e tagli che vanno dal più corto carré a lunghezze estreme e maxi volumi, sovrapposizioni shaggy o composte come lo chignon a tre piani, sontuoso e scultoreo, che è senza dubbio il mio preferito.

“Barbie loves Salvo Filetti” è un evento super-effimero. Dura un giorno, solo oggi 1 marzo 2012, a Milano presso lo spazio Magna Pars in Via Tortona 15, dalle 15 alle 20.

I vestiti indossati dalle Barbie nelle collezioni Chic e Sauvage sono di Angela Marcato; le foto sono di Antonio Di Maria

Copywriter & consultant, anomala collezionista di fashion dolls.Non accumulo bambole, ma cerco e promuovo segni della loro presenza nella moda, nella creatività, nelle sensitive issues del nostro tempo.

Comments (1)

  • Segnalo che la mostra è itinerante. Dopo Milano, è andata a Como e… vi invito a googlare per scoprire eventuali altre tappe!

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