Beauty

Teste a tutto volume e minigonne: ecco i favolosi anni 60

L’intelligenza moderna ci ha insegnato a ragionare attraverso l’uso delle parole chiave che subito dipingono nella nostra mente l’immagine di quanto richiesto dandone un quadro completo e preciso. Se fossimo la ragazza di 15 anni della canzone degli Stadio e ci venisse chiesto com’erano gli anni ’60 sicuramente le password da inserire sarebbero: Dolce Vita, Marylin, Swinging London, Beatles, minigonna, JFK, movimenti studenteschi, ma soprattutto ci si materializzerebbe davanti una donna perfettamente pettinata con capelli gonfissimi e labbra imbronciate… Brigitte Bardot! Una moda talmente femminile da essere riproposta ciclicamente dagli stilisti sulle passerelle di tutto il mondo e le ultime settimane della moda appena terminate ne sono state un ulteriore esempio.

I Dsquared2 hanno fatto sfilare le liceali al ballo di fine anno con un look decisamente sixties e Moschino ha proposto per la prossima estate una donna un po’ Barbarella un po’Mary Quant con le sue mini davvero corte. Una allure, quella degli anni del boom economico, che è facilissima da far rivivere senza per forza cadere nel vintage o nell’antico. Guardate Amy Winehouse cos’ha fatto cambiando la sua folta chioma ondulata in un “beehive” (la tipica forma ad alveare di quella che impunemente noi chiamiamo “cofana”) ! O le parrucchiere di Jerseylicious per arrivare a Snooki Polizzi, la star del reality “Jersey Shore”. Per non dimenticarci di colei che porta la cofana meglio di tutte: Marge Simpson. La tecnica per ottenere un grandioso “vortice” sta tutta nell’asciugatura del capello che deve essere perfetta.

Io ho capelli lunghissimi e molto grossi, quindi tendono a trattenere l’umidità, ma con SalonDry Pro ho risolto il problema. Questo phon ha un elemento in ceramica che evita che i capelli si secchino troppo ed emette calore a infrarossi, producendo una temperatura non eccessiva, senza influire negativamente però né sulla velocità di asciugatura né sull’efficacia. Ovviamente, vista la massa da asciugare, ho utilizzato il diffusore in dotazione.

Lo ionizzatore del phon ha eliminato l’effetto crespo sulle punte e sono passata alla cotonatura che deve partire dalla radice del capello per poi salire lasciando qualche ciocca liscia per ricoprire“l’impalcatura” e dare così quel perfetto effetto big hair delle casalinghe xenofobe di “The Help”. Il top sarebbe poi usare un cerchietto largo o un nastro per delineare meglio l’acconciatura e se vogliamo superare noi stesse, armiamoci di spazzola e phon e pieghiamo le punte all’insù. Ma gli anni ’60 sono anche gli anni di Caterina Caselli e del suo “casco d’oro” sempre dall’effetto bombato ottenuto con un uso folle di lacca e fondendo il phon.

Mia mamma è stata ragazza negli anni 60’ e tutte le volte che gli chiedo come fosse vivere in un’epoca così stimolante mi dice che è impossibile rendere quell’atmosfera a parole. E allora mi basta vedere la donna che è oggi rivedendo in lei la ragazza di ieri che ballava il twist a Marina Romea facendo ondeggiare i suoi abitini dalla linea ad A e senza un capello fuori posto.

Queste pillole nascono dalla collaborazione fra Philips e FashionBlabla per celebrare il 50° Anniversario dell’azienda nel settore haircare. Dal primo asciugacapelli del 1962 alle piastre in ceramica degli anni 90 fino all’ultima gamma di prodotti per i capelli di qualità superiore, obiettivo di Philips è sempre stato quello di migliorare la qualità della vita delle donne offrendo loro innovazioni rivoluzionarie per lo styling dei capelli. Ecco perché Philips ha voluto festeggiare questo importante anniversario regalando insieme a Fashionblabla pillole beauty e di stile a tutte le donne.
Scopri tutte le innovazioni sul sito Philips Haircare e sulla pagina Facebook di Philips.

 

Sono una fashion victim dichiarata e amo il mio carnefice. Da 14 anni vivo lo spogliatoio delle squadre di calcio di Serie A e B. Scrivo per Vip Mese, Vip e Gossip per diletto e sono cresciuta professionalmente a F.A.D. la rubrica del TG24.

Write a comment