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A Parigi con Lierac per 24 ore so premium

La luce di Parigi ha qualcosa di romantico, anche se piove. Perchè Parigi è sempre una buona idea. Ma lo è ancora di più se hai la possibilità di viverla al suo meglio. L’evento organizzato da Lierac, il più noto brand francese di dermocosmesi, è stata una di quelle cose che, wow, val la pena di raccontare perchè sono esperienze che lasciano il segno. Una 24 ore che vale quanto un master in comunicazione digitale, una full immersion nella bellezza, un attimo sospeso di grande poesia.

L’occasione è stata offerta dal decimo compleanno della linea Premium, l’anti età globale dedicata alla cura del viso delle donne over 35, la più performante per quanto riguarda segni del tempo, minimizzazione delle rughe, levigatezza. Sono dei prodotti magnifici e nonostante abbia iniziato ad utilizzarli soltanto da pochi giorni noto già una visibile differenza ed è un piacere applicarli e sentire la mia pelle che ringrazia.

Quello che credo abbia voluto trasmettere Lierac è che una crema  non è soltanto una crema, ma dietro ad un brand come questo c’è una storia e una tradizione che si prende cura delle donne in ogni sfumatura. E le tre parole che meglio descrivono la mia felice esperienza parigina sono cura, accoglienza e charme.

Tutto è stato magico a partire dall’arrivo, dove accolte con un mazzo di rose rosa, abbiamo scoperto il delizioso hotel Le Narcisse Blanc, nel VIIème arrondissement, un meraviglioso e raccolto hotel del charme che ci ha coccolate con attenzioni costanti, fiori freschi e un pranzo da regine [ve lo straconsiglio, specie se meditate una fuga romantica].

L’atmosfera che ho respirato è stata quella di un grande evento internazionale: c’erano blogger provenienti da ogni parte del mondo, da Tahiti al Kuwait, dalla Turchia alla Giordania, e ancora Spagna, Francia, Irlanda. Un meltin pot di colori, lingue e culture che mi ha stordita e affascinata. Un giro di valzer tra abiti e tradizioni, tra un post instagram, moltissime Stories ( che sono in assoluto il mezzo più utilizzato ad ogni latitudine) e uno snapchat, che ha avuto come risultato nuove amicizie e belle scoperte. Con me, dall’Italia, Gabriela Grechi, che forse conoscete meglio come J’Adore Le Make Up, solida spalla e buona compagna di risate.

Tra molte bollicine e un’atmosfera da sogno il pomeriggio ci ha viste protagoniste al Museé du Parfum, dove ciascuna di noi ha potuto creare la propria essenza.

E per gratificare il palato [e la vista], cosa c’è di meglio che un té nello storico hotel Plaza Athenée? Atmosfera rarefatta, gentiluomini in doppiopetto, signore in Chanel… che chic i parigini.

Dopo uno shooting al Petit Palais, il nostro sogno ad occhi aperti  ci ha portate dirette nel salon del famoso coiffeur Patrick Alès, dove grazie ai prodotti Phyto si sono occupati di renderci bellissime [ e con uno styling a prova di diluvio].

Il tempo di infilare un paio di tacchi e un abito da sera e via, alla volta dell’incantevole Pavillon de La Musique, una villa storica alle porte di Parigi, costruita dall’architetto Claude Nicolas Ledoux sotto Luigi XV per ospitare la Contessa di Barry.

Una cena meravigliosamente francese, tra luci soffuse, enormi mazzi di fiori, una table placeé che Pinterest, levati, e la possibilità di frasi ritrarre da un illustratore. Mi sono addormentata in auto, e sono rientrata con le mie Caovilla in mano, ma ad attendermi c’era ancora una meravigliosa sorpresa.

Sul mio letto giaceva un elegante invito che mi permetteva di scegliere tra tre attività per la mattina successiva: Musee d’Orsay, Louvre o shopping pazzo da Bon Prix. Ho scelto il Louvre, che non visitavo da almeno vent’anni e non me ne sono pentita. La Gioconda ha sempre il suo fascino.

Grazie Lierac, è stato magico.

Nelle foto indosso un cappotto Piccione, l’abito blu è un Cote, per la sera Jil Sander e sandali René Caovilla.

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Italian fashion journalist. Blogger @fashionblabla. Founder of #fashioncamp.

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