Style

“To buy or not to buy” Negozi: promossi o bocciati?

 

“To buy or not to buy?”. In realtà, l’amletico dubbio sembra non esistere perchè la propensione allo shopping di consumatori e consumatrici italiani è immutata e dichiarata.

Sono però cambiati, in alcuni casi in modo sostanziale, i comportamenti che caratterizzano lo shopping e, soprattutto, l’orientamento dei consumatori verso le varie tipologie di punti vendita. Lo rivela una ricerca condotta da AstraRicerche (l’Istituto del sociologo Enrico Finzi) per Camomilla Milano  – che ha evidenziato, nel corso degli ultimi 5 anni, 10 megatrends che sembrano caratterizzare le abitudini d’acquisto dei consumatori nostrani.

 

Eccoli:

1) è in atto il rimescolamento delle tipologie di punti vendita, legato a un progressivo abbandono delle abitudini tradizionali, a una crescente infedeltà del consumatore, a una voglia di sperimentare negozi diversi. Prendendo in prestito il mondo della cucina, la ricerca lo definisce il “frullatore dei punti vendita”.
2) è in atto una nuova legittimazione del low price, purché non triste, pauperistico e tale da stigmatizzare un consumatore di serie B.

3) trionfa il “less but better – meno ma meglio” generato dalla crisi economica e dalla contrazione dei consumi. Si compera meno, ma non si rinuncia alla qualità.

4) si amplia la scala dei prezzi: il basso costo propone anche prodotti più alti mentre chi “sta in alto” punta a conquistare il consumatore medio; un vantaggio per il consumatore che rivendica acquisti intelligenti in varie tipologie di negozi.

5) si affermano modelli di shopping giovanile e polisensoriale: anche i meno giovani non disdegnano prodotti e abitudini delle nuove generazioni, apprezzando proposte che coinvolgano vista, olfatto, udito, gusto e tatto.

6) le donne riaffermano la indiscussa leadership negli acquisti, mentre l’uomo fa emergere la componente femminile della propria personalità e ricerca “attenzione” anche nei punti vendita.

7) i consumatori desiderano una vera e propria shopping experience, gratificante, piacevole e, spesso, molto più importante del prodotto acquistato.

8) l’atto d’acquisto non significa solo “comperare”, ma diventa una sorta di rappresentazione di sé, spesso decisamente migliore.

9) Gli acquisti on line, in crescita, non sostituiscono quelli tradizionali. Tra i due canali off e on line e tra i due mondi si è instaurato un positivo interscambio attraverso il quale i consumatori scelgono, comperano, pagano, dimostrando di trovarsi a proprio agio.

10) Il Punto Vendita non è più solo uno spazio fisico, è un formidabile mezzo di comunicazione e relazione.

Voi cosa ne pensate?

Italian fashion journalist. Blogger @fashionblabla. Founder of #fashioncamp.

Write a comment