Style

Una Stella che continua a brillare

Non era facile reinventarsi dopo una collezione con un imprinting fortissimo come quello della scorsa stagione. E deve avere avuto le gambe che tremavano Stella Jean, con tutti quei buyer in sala e i giornalisti pronti a farti a pezzi appena sbagli un colpo. Eppure con grande umiltà nel backstage sorrideva a tutti, carina e disponibile, mi ha soltanto chiesto di rimangiarmi il mio in bocca al lupo a favore di un “merde”. E non è che le servisse poi molto, perchè qui non si tratta di fortuna, ma di talento, innegabile e vistoso talento.

STELLA JEAN FW1415_1 (3)

Ci sono alcuni nuovi stilisti italiani da tenere d’occhio, ma Stella Jean è la mia preferita perchè esalta la femminilità facendosi interprete di un mondo globale, in cui il crocevia di culture emerge come necessità. Questa collezione, che ho amato dalla prima all’ultima uscita, racconta di una stilista che ha uno sguardo benevolo sulle altre donne e le vuole belle, di una bellezza lontanissima dall’omologazione castrante proposta troppo spesso dai media, coraggiose eroine del fare quotidiano, interpreti globali di un meltin pot culturale che si incontra tra Giappone, Italia e Africa. Ma a ben vedere potrebbe essere un non-luogo qualsiasi.

Mi sono piaciuti i lunghissimi pull kimono di lana alpaca e mohair , che ho scoperto essere stati realizzati ai ferri e rifiniti  dal ricamo a mano  ad intarsio (una lavorazione manuale che ha richiesto 250 ore di dritto e rovescio) raffiguranti paesaggi  autunnali tipici dell’estremo Oriente. Li ho immaginati portati sopra un semplice denim e mi ci sono vista bene.

L’evoluzione della stampa wax , uno dei tratti distintivi della stilista,  si è evoluta  in nuove ed inaspettate textures : i disegni esclusivi effettuano un continuo gioco di rimandi, passando dalle sete delle aristocratiche bluse con fiocco annodato al collo , impreziosendo le gonne in cotone della collezione, fino ad impreimersi su calze e calzini, ricomponendo in tal modo un singolare mosaico all-over. Ad interrompere il wax mood c’è il rigore  dei tessuti canvas rigati realizzati a telaio dalle artigiane del Burkina Faso nell’ambito del progetto Ethical Fashion dell’agenzia dell’ONU ITC

E poi gli accessori. Di una bellezza pazzesca le scarpe realizzate in esclusiva per la sfilata da Christian Louboutin, decolletés e ankle boot in stampe wax e canvas, portate in accoppiata con le doctor bag dal sapore retrò e i colori sgargianti.

Inutile dirvi che #miserve quasi tutto. Ho già iniziato a risparmiare per la mia gonna preferita.

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Italian fashion journalist. Blogger @fashionblabla. Founder of #fashioncamp.

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