A metà tra Wonder Woman e una severa istitutrice (ricordate la signorina Rottermaier?) così Miuccia Prada ha immaginato la ragazza che vestirà Miu Miu per la prossima bella stagione.
Abiti in raso, castigati, con gonne plissettate o dritte che arrivano al ginocchio o appena sotto, con maniche lunghe e in colori fluo così come le décolettés con mille cinturini, ghette appena accennate che fasciano la caviglia e tacchi a stiletto. Intarsi in pelle che allacciano le bluse al collo con ricami che ricordano tanto le decorazioni déco dei manifesti della Belle Epoque.
Lo shock visivo continua e si materializza sulle giacche in stile Elvis che ripropongono le applicazioni in pelle che fanno pensare ad un flash o ai pop up che apparivano nelle serie dei super eroi anni 70 ad ogni scazzottata e poi cigni e tanti fiori stilizzati con una predilezione per tulipani ed orchidee. E poi cuori enormi un po’ ovunque e specialmente sulle borse (sarebbe meglio dire sulla borsa dato che il modello è sempre quello – una tracolla rettangolare – che varia solo nella dimensione e nella decorazione). I colori accesissimi, azzardati accostamenti cromatici che hanno come base neutra l’argento messo qui e là o nelle giacche o negli accessori o negli intarsi e ancora . I tagli sono rigorosi in pieno decostruzionismo russo. Una collezione che dovrà essere lasciata decantare un po’ come un buon vino robusto, ma sicuramente poi darà alla testa a tutte le ragazze.
Vittoria Melchioni