Style

Le flapper girls sono tornate

The Artist

The Artist è un film muto del 2011: scritto e diretto da Michel Hazanavicius, interpretato da Jean Dujardin e Bérénice Bejo, è girato interamente in bianco e nero. Ha ricevuto ben dieci nomination all’Oscar, dopo aver conquistato numerosi premi a Cannes e in altri festival. Questo film è l’ennesima riprova che i ruggenti Anni Venti conservano un fascino immutato e, nel cinema come nella moda e nel make up, sono una continua fonte di ispirazione. Una delle tendenze più glamouros e divertenti per la prossima stagione è infatti ispirata alle flapper girls, cioè alle ragazze “scandalose” degli anni Venti.

Dopo la Prima Guerra Mondiale, in piena epoca del proibizionismo, queste ragazze crearono davvero scandalo e furono autenticamente rivoluzionarie: abbandonarono i corsetti e i busti per indossare vestiti dalla linea sciolta, a vita bassa e decisamente corti, che lasciavano in bella mostra le gambe, fasciate da calze di seta. Abiti elegantissimi, fatti di seta, pizzi, piume e frange, ma comodi, moderni, e adatti per ballare al ritmo indiavolato del charleston e del fox-trot.

Le flapper girls diedero un taglio non solo alle vesti lunghe e alle crinoline, ma anche alle chiome: pettinavano i capelli “alla maschietta”, cioè con caschetti cortissimi e lisci valorizzati da una frangia decisa, o con capigliature corte e ondulate, talora impreziosite da piume o fermagli preziosi. C’erano dive more come Louise Brooks o Sally O’Neil, che ispirarono il personaggio di Betty Boop, e dive eteree e biondissime come Mary Nolan o le sorelle Eaton, Doris e Mary.

Sally O'Neil

 

Il trucco poi era accuratissimo: labbra e unghie rosse, a volte rosso scuro (carminio o bordeaux), ciglia lunghissime, sopracciglia sottili, pelle diafana. I gioielli erano vistosi: predominavano le perle, e le collane lunghe, i sautoir, da far ondeggiare con una camminata audace o in un ballo scatenato.

Doris Eaton

 

Come possiamo ispirarci al loro spirito ribelle e audace? Un vestito corto, una cloche, scarpe Mary Jane, accessori con perle, piume e frange, un taglio corto e sbarazzino, smalto e rossetto rosso, una collana lunga con cui giochicchiare elegantemente.

Un modello Gucci P/E 2012

 

E poi via, al cinema a vedere The Artist. A casa poi possiamo leggere la biografia di Zelda, la moglie di Francis Scott Fitzgerald: una donna bellissima, una vera socialite ante litteram, protagonista di una vita intensa e di una storia d’amore struggente.

Di quell’amore restano le lettere che lei e Scott si scambiarono per anni, e  i mille motivi autobiografici che si ritrovano in The Great Gatsby e Tender is the night.

 

 

Mamma e moglie, insegnante per passione, blogger per caso. Bionda (vera) da sempre. Cerca sempre di cogliere il lato ironico delle cose; a volte sogna di ritirarsi in una baita di montagna, assecondando così la metà ladina della sua origine. Ha pubblicato nel 2012 il suo primo libro: Il manuale del perfetto marito. http://labiondaprof.wordpress.com/

Write a comment