Style

Da Stella più che gli abiti brillano le stelle

 

 

Bienvenus à l’Orangerie de Mademoiselle Stella McCarteney. Prima di entrare nella limonaia del finale,  la stilista con l’anima più green di tutto il fashion system è andata come sempre controcorrente e ha presentato una collezione che spicca per semplicità e apparente banalità ma che stupisce proprio per questa sua lineare normalità regalando alla fashion week parigina una pausa salutistica e una boccata d’aria fresca al profumo di zagara dopo gli eccessi dei giorni scorsi .

 

 

Ed ecco sfilare tailleur giacca, camicia e pantalone nei colori polvere ton sur ton del rosa, del grigio dell’azzurro dove la giacca è insolitamente morbida, la camicia è più una blusa e i pantaloni larghi e a vita alta. Poi è il turno del denim blu più classico che mai. I tagli sono rigorosi, quasi geometrici che paiono dare agli indumenti una strana rigidità.

 

 

Sfilano gonne pantalone, chemisier, bluse, trench, tutto il repertorio primaverile. I sandali sono piatti con strap alle caviglie, rigorosamente in eco-pelle. E mentre l’encefalogramma si va appiattendo, ecco la scossa che arriva attraverso un cappottino giallo con accessori coordinati che ci fa ricordare di essere ad una sfilata per la primavera-estate. E’ un po’ il punto di svolta della collezione della McCarteny che da lì in poi presenta abiti più femminili con scolli all’americana e spacchi abissali, molto corti davanti, plissettati e molto lunghi dietro. La stampa ripropone i disegni botanici degli agrumi tanto cari agli erbari dei monaci medievali se vogliamo fare i colti, a Roberto Cavalli se vogliamo essere cattivi.          
Come al solito non si contano le stelle per Stella: da papà Paul, a Salma Hayek, Anna Wintour, Chiara Mastroianni, Liv Tyler …

Vittoria Melchioni

Italian fashion journalist. Blogger @fashionblabla. Founder of #fashioncamp.

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