Style

Balla che ti passa

Ieri mio figlio mi ha chiesto se anche io da piccola facessi sport. Ecco io la danza  non la chiamerei sport, ma passione, ma alla fine sì. Anche uno sport. E siccome piangeva perchè il campionato di calcio è finito e rivedrà i suoi amici e il suo mister tra tre mesi mi sono messa a raccontare di quanto anche per me fosse dura ogni volta smettere di andare in sala prove. Ma anche liberatorio perchè un’estate senza sbarra e senza pliè e senza ruotare le gambe alla fine era un’estate di libertà. La danza mi ha insegnato anche la disciplina più di qualunque altra cosa, quella disciplina che non mi fa mai mollare davanti alle difficoltà. Se sono riuscita a fare 25 fouettès sfidando la forza di gravità vuoi che non possa chiudere un lavoro?

Ballare non è solo tutù e fiori tra i capelli, è piegare il corpo a fare cose che normalmente non farebbe. E farlo sembrare facilissimo. Il sorriso, sempre il sorriso, anche quando i piedi sanguinano e i muscoli tremano. Perchè poi passa e te ne dimentichi e quando qualcosa poi ti riesce ti sembra di volare. Per me le difficoltà che incontro sono  un po’  come le scarpe da punta che quando le metti ti fanno piangere ma poi arrivi ad un punto che sei talmente coaricea che le scarpe si adattano al piede in pochi minuti e dove prima c’erano cerotti e cotone poi c’è solo il piede nudo perchè non hai bisogno di altro. La volontà piega la fisica. Io ci ho sempre creduto e spero che anche per mio figlio sarà così. Non so se diventerà mai un giocatore di calcio e francamente non è tra i miei sogni di mamma, ma spero che trattenga la lezione del giocare in squadra, la voglia di partecipare, il bello del sudare e correre e sentirsi liberi.

A me la danza ha regalato ( anche)  questo e sarà per sempre un grande amore.

 

In tutte le foto indosso abito e felpa Dimensione Danza

Italian fashion journalist. Blogger @fashionblabla. Founder of #fashioncamp.

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