Style

Arriva Bookalook, lo showroom virtuale per abiti da scattare

Spesso mi capita di chiedere abiti in prestito, sia per realizzare post blog relativi a tendenze da documentare, che per partecipare ad eventi in cui è richiesto uno specifico dresscode. Il vantaggio è duplice: io non spendo soldi per un abito che indosserò soltanto una volta e lo stilista ottiene visibilità attraverso i miei profili social.

Però è un bello sbattimento, perchè io non so cosa c’è in showroom, ovviamente non sono la sola che ha bisogno di quell’abito, che magari è fuori perchè una rivista sta scattando un servizio di moda, in Italia o all’estero. Allora l’ufficio stampa o chi si occupa delle pubbliche relazioni è costretto a fare foto per mostrare che cosa c’è oppure lo stylist, il blogger o il redattore deve fisicamente recarsi in location.

Immaginate questa situazione moltiplicata per dieci, cento, mille richieste: c’è da impazzire. Ma ci viene in aiuto una giovane startup fondata da due ragazze, Melissa Fernandez e Carolina Molossi, che nella moda si sono fatte le ossa, si chiama Bookalook, ed è un software B2B che mette in contatto brand, designer indipendenti e agenzie PR con stylist che si occupano di realizzare servizi fotografici per le riviste di moda per la gestione delle richieste di campioni.

I campionari risultano di fondamentale importanza per la promozione dei brand, in quanto permettono agli stylist di realizzare servizi fotografici, dando copertura mediatica al marchio stesso. Tuttavia collegare domanda e offerta è un processo talvolta molto laborioso. I metodi tradizionali utilizzati al momento generano perdita di capi, ritardi nelle spedizioni e un’infinita serie di e-mail e telefonate fra i diversi attori coinvolti.

Dall’altra parte, la necessità di trovare per tempo i giusti capi ed accessori per realizzare i servizi fotografici è di fondamentale importanza per stylist, giornalisti, riviste di settore e influencer. La ricerca inizia fra diversi siti web, visitando showroom, cercando i capi che rappresentano il perfetto connubio con il brief creativo. Successivamente, è necessario trovare i contatti PR giusti con i quali interfacciarsi, o gli showroom che in quel momento esatto possiedono il capo ricercato.Con Bookalook immagino sarà tutto molto più semplice. Sul sito web ci sono due sezioni, una dedicata ai brand e agenzie pr e una a stylist e giornalisti ( includo qui anche blogger e influencer).

Mi sembra particolarmente interessante la sezione dedicata i giovani designers, da un lato una bella vetrina per mostare le proprie proposte, dall’altro un contenitore di idee per trovare nuovi spunti e talenti da raccontare.

Mentre per chi gestisce le digital pr basta consultare il profilo, con i social collegati, per vedere se la collaborazione interessa o meno.

**Bookalook, startup fondata a Londra nel 2013 da Melissa Fernandez e Carolina Molossi, è entrata nel portfolio di Fashion Technology Accelerator, un acceleratore privato che supporta imprenditori in grado di introdurre soluzioni innovative a livello digitale, tecnologico o di modelli di business nelle industrie del fashion, del lusso, del retail e del beauty.

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Italian fashion journalist. Blogger @fashionblabla. Founder of #fashioncamp.

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