Quando ero una giovanissima giornalista all’inizio della carriera mi vestivo strana. Avevo un innato senso del colore e mi divertivo a mescolare gonne strampalate e capottini inusuali,  cose comprate sulle bancarelle dei  mercatini a poche lire al pezzo.

Poi è arrivato il mainstream e la paura del confronto e con lui l’omologazione. Le giornaliste di moda si vestivano tutte di nero, sempre. Si aggiravano, quelle dei giornali che contavano, simili ad uno stormo di corvi che migravano da una sfilata all’altra, da una presentazione all’altra. E anche io ho iniziato a sentirmi a disagio con tutto quel colore addosso.

Non ho un buon ricordo di quel periodo in cui la competitività andava di pari passo col desiderio di uscire da quegli schemi imposti. E adesso, anche se il nero resta uno dei miei colori preferiti, tendo a scegliere capi colorati, che rendano la mia vita più allegra, più simile a quello che io voglio che gli altri capiscano di me al primo sguardo . Questo incipit per parlare della nuova collezione di 1One, un giovane brand made in Italy che gioca molto sull’ironia e sul senso del colore. L’intento del brand è di rottura; nuove forme, accostamenti, materiali.

Silhouette forti e lineari che prevedono la proposta di combinazioni innovative (pants più blouse / gonne superaderenti + over-kimono e felpe) dove l’uso del colore è segno, elemento grafico, che accende e fa vibrare. Tagli di colore, disegni optical, materiali scultorei.

Ho scelto un cappotto rosso, il mio colore totem della stagione, che con una linea ad A appena accennata risulta piacevole indossato sia su abiti svasati che su pantaloni.

Mi piacciono moltissimo anche gli accostamenti di materiali e in particolar modo l’ecofur abbinato ai cappucci di derivazione sporty. Per vedere la collezione questo è il loro sito web e questa la loro pagina Facebook https://www.facebook.com/1onecollection.