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I-Dolls, le bambole che anticipano la moda

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I-Dolls

La moda è sottintesa? Solo in italiano diciamo “bambole” e basta, senza nominare la moda. Altrove sono Fashion Dolls, Modepuppen, Poupées Mannequin. E chi da noi le chiama “bambole modelle” ha la stessa freschezza linguistica di chi definisce senza ironia un taglio di capelli “sbarazzino” o un orlo “birichino”. Tanto per capirci.

In realtà le bambole possono copiare o anticipare, esagerare, distorcere la moda. Come anche possono usarla per altri fini – ludici, sociali, politici, lucrativi o benefici etc etc … Dipende da chi le crea. A giugno al FashionCamp ho provato a dare esempi concreti di tutto questo, ma difficile comprimere un argomento così tentacolare. Chi vuole può ritrovare la presentazione qui e la versione video qui, prima e seconda parte.

Barbie sottovuoto

Allora cosa succede quando le bambole si infiltrano nel fashion system? Cose interessanti. Come  in questa opera, UNICO di Eliana Lorena, che visualizza la matrice colori di un’ipotetica spring/summer collection allineando non campioni di tessuto, ma 50 Barbie fisicamente uguali e semplicissime, eppure cromaticamente una diversa dall’altra. Con un packaging sottovuoto, le Barbie sono state messe in vendita una ad una – ad ognuno il colore preferito.(Daniela Ferrando)

Copywriter & consultant, anomala collezionista di fashion dolls.Non accumulo bambole, ma cerco e promuovo segni della loro presenza nella moda, nella creatività, nelle sensitive issues del nostro tempo.

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