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I-dolls

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Giacomo Montanaro, foto Barbie Superstar trattata con acidi

Come avrete capito questo non è proprio un mag come gli altri..Ci piace esplorare il mondo della moda a 360° con derivazioni situazioniste che mica si sa dove ci porteranno. Ma il mainstream è così noioso, che permetteteci di deviare dalla strada maestra.

Diamo il benvenuto a Daniela Ferrando che con la sua rubrica I-dolls si unisce alla nostra crew!

Qui si parla di fashion dolls, cioè di bambole. Nel nostro tempo, di questi tempi.
Da anni lo faccio sul mio blog, ma mai prima d’ora un magazine di moda aveva accolto una rubrica del genere. Con fashionblabla è la prima volta.

I-dolls è il titolo che le compete: una parola che include “dolls” e dissacra “idols”. 

Così come fashionblabla include e dissacra-celebra la moda.

Fashion dolls sono le bambole coi vestiti: Barbie l’odiosamata, e poi bambole di altre produzioni, di nicchia, creazioni one-of-a-kind (in gergo OOAK), edizioni limitate. Perfette per mostrare com’è molteplice, creativa, cangiante, profonda la relazione delle bambole con la moda.
Si scopre un autentico fashion system in scala 1:6.

Daniela Ferrando

Seiko Ohmori, manichino

Copywriter & consultant, anomala collezionista di fashion dolls.Non accumulo bambole, ma cerco e promuovo segni della loro presenza nella moda, nella creatività, nelle sensitive issues del nostro tempo.

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