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Fashion Doll Agency: Rénaissance

 

Prego, pronunciare in francese: Page, Chévalier, Duchesse, Seigneur, Marquis, Poète, Fée, Oracle, Papesse, Reine. Ecco, abbiamo evocato i personaggi. E se dagli sketches non s’intuisce che sono bambole, sorpresa: invece sì. Solo che la Collection Atelier 2011 di Fashion Doll Agency, Rénaissance, non esibisce creazioni o bambole qualunque.

 

Bisogna andare per esclusione. Non sono banali bambole in costume: troppe discrepanze e libertà rispetto al Rinascimento dei dipinti famosi. E nemmeno sono Barbie principesse cresciute, versione per adulti del mondo rosaceleste dei giocattoli seriali e globali. S’è mai vista in quel mondo la bambola-papessa 

Queste sono proprio altre bambole – alte sui 45cm, statuarie, ricche di allure, 10 di numero e interamente realizzate a mano. Forse questa Rénaissance della parigina Fashion Doll Agency potrebbe venire dallo stesso immaginario delle illustrazioni per favole, ma non è detto che basti.

Qui è prepotente l’influenza spettacolare della moda contemporanea. È una collezione bold, energica, corposa, colta e sottile di 10 bambole irripetibili preziosamente vestite e calzate. Destinate a chi? Ormai ad un pubblico di connaisseurs neanche più o non solo collezionisti di bambole, ma certamente attratti dal manufatto unico e dall’universo delle arti decorative.  

Nunzio Carbone, fashion stylist divenuto fashion doll designer e anima di Fashion Doll Agency con Jayro Bustamante, fa dire alle bambole queste precise parole: “Istanti d’incertezza, momenti di riflessione. Cicli sconvolgenti che domandano accettazione. Per terminare trionfalmente. Rinascimento dello spirito, dell’intelletto! Gioia che s’esprime attraverso i nostri gesti avviluppati di lino, broccato, cuoio – sublimati dai volumi o dal semplice contatto con la pelle.”

Daniela Ferrando

 

ph: qui il link al portfolio completo  

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Copywriter & consultant, anomala collezionista di fashion dolls.Non accumulo bambole, ma cerco e promuovo segni della loro presenza nella moda, nella creatività, nelle sensitive issues del nostro tempo.

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