La Design Week milanese non lesina con le sorprese, due nuovi districts dedicati alla creatività. Ieri ho voluto fare un giro per Zona Santambrogio e le 5vie. Un’ area molto ampia tra Cadorna e il Ticinese, una grande mappatura di storie, racconti e relazioni. Raggiungo il quartier generale di via San Vittore dove trovo una prima rassegna interessante.

Do Ut Design, raggruppa artigianato, autoproduzioni e start up innovative, una collettiva sinergica di studenti e designer emergenti che interpretano i cambiamenti del mondo attraverso processi, prodotti e abitudini. Tra gli espositori, Nordic Tales, realtà scandinava, racconta storie di giovani talenti piccole e grandi idee, lampade, sedie, poltrone, tavoli e oggetti d’arredo che riflettono la tradizione nordica.

Sempre qui mi cade l’occhio su un oggetto del desiderio, soprattutto per me che sono choco-dipendente. Chocomatica è una temperatrice per il cioccolato. Con questa si possono ottenere tavolette di qualità, è composta da una base in marmo di Carrara e una ciotola in vetro soffiato a mano, coniuga tradizioni tipiche dell’universo dolciario a nuove tendenze.

E dal momento che il food entra prorompente nel design, non potevo non fare un altro salto in Triennale per dare un’occhiata a Fatti ad Hoc, Cooking Tools, a cura di Aldo Colonetti e Alberto Capatti. Tre generazioni a confronto per pensare in modo nuovo al rapporto tra due materiali e due strumenti fondamentali in cucina, il metallo e il legno, la penstola e il mestolo. Alberto Meda, Enrico Azzimonti e Attila Veress, in un inedito percorso dove il fuoco rappresenta il passaggio dalla natura alla cultura.

Pochi passi e raggiungo Lucy Salamanca da Pure, in Foro Buonaparte, una delle più interessanti installazioni che ho visto. La materia pura si decontestualizza per  intrecciarsi con territori e cibo. Il visitatore viene coinvolto in un experience polisensoriale all’interno di un percorso dove accostare diversi materiali a cibi veri attraverso scelte e modalità soggettive. Sembra proprio di essere al super, mi hanno consegnato un piccolo vassoio dove riporre gli elementi che ho scelto per poi posizionarlo su un wall ed essere parte di un social shooting.

Mi sposto verso le 5vie e entro da Colè Gallery, un nuovo progetto che trasforma lo show-room in un centro di creatività condivisa. Qui trovano espressione , Miki Astori, Catharina Lorenz, Steffen Kaz, Emmanuel Gallina e Lorenza Bozzoli. Di quest’ultima il Sushi Kart, carrello porta vivande, novità per questo Fuorisalone. Forme morbide e sensuali, colori vibranti e richiami alla cultura giapponese. è realizzato in massello di faggio, vetro laccato e ottone.

Bene, ora vado a scoprire Navigli District un altro degli ultimi nati, domani vi fornirò qualche spunto per trascorre una domenica in giro per le vie d’acqua cittadine, immersi nel design.

Riccardo Chiozzotto