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“1503”, Rinascimento visionario

 

E se fossero paper dolls? Fashion dolls? No, troppo facile. Sfilano, in una virtuale galleria, nove personaggi sontuosamente vestiti. Eppure i loro costumi vellutati e broccati, dalle pieghe profonde, dai colori pastosi, hanno qualcosa di contemporaneo e straniante. Questo è il nuovo progetto “1503” di Christian Tagliavini.

Christian, italo-svizzero, mixa moda, pittura, sartoria, scenografia, storia e styling in progetti visuali che richiedono mesi di lavoro concettuale e manuale. Il risultato è una collisione creativa che può ispirare e suggestionare sensibilità diverse. Sarebbe una semplificazione definirlo fotografo anche se, in effetti, il prodotto ultimo sono fotografie. Fashion photo, anche. 

In realtà ogni singolo dettaglio di ogni singolo progetto viene studiato e realizzato appositamente. Da qui, proporzioni rivisitate come colletti altissimi o copricapi monumentali, e al tempo stesso un aspetto bidimensionale, come se si trattasse di nobili ritratti o bambole-manichino.  

Anche il rapporto tra le immagini costituisce una storia. Per esempio, gli sguardi dei personaggi pseudo-rinascimentali di “1503”, sembrano seduttivi tra di loro, a dispetto dell’osservatore. È una grandissima malizia di cui ho dovuto accorgermi quando scrivevo l’intro a questo portfolio.

Altra malizia, anzi malìa: i modelli e le modelle rappresentano una bellezza mai omologata. Mai vinyl beauties, mai Barbie look, mai facce-del-momento. Infatti chiunque può partecipare al casting online di Christian Tagliavini, semplicemente da qui.

Daniela Ferrando

ph: Christian Tagliavini

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Copywriter & consultant, anomala collezionista di fashion dolls.Non accumulo bambole, ma cerco e promuovo segni della loro presenza nella moda, nella creatività, nelle sensitive issues del nostro tempo.

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