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ANTS, l’allenamento che aiuta a restare giovani

Tu cosa fai per stare bene? Da quando tre anni fa mi sono avvicinata allo yoga il mio modo di intendere l’allenamento è cambiato tantissimo. Io sono cambiata, prima ancora che nel fisico, nella testa. La ricerca della performance non è più il mio fattore motivante, lo è la ricerca di un equilibrio consapevole che include movimento, respirazione e un corretto approccio nutrizionale.

Non mi sono inventata nulla, lo so, eppure arrivare a questa consapevolezza per me non è stata una passeggiata. Siamo abituati ad un mondo in cui chi arriva primo è il migliore, chi performa meglio è il vincente, invece proprio dalle cadute ho capito dove voglio andare, dall’intenzione hanno preso forma speranze che si sono trasformate in progetti.

Ma cosa c’entra questo con il metodo ANTS [acronimo di Active Nature Training]? C’entra eccome. Lo scorso weekend sono stata ospite del del Norcenni Girasole Village, un meraviglioso villaggio immerso tra le colline del Chianti, perfetto per chi cerca una vacanza all’insegna della libertà e della natura. Il villaggio fa parte dell’offerta ricettiva del gruppo fiorentino Human Company, leader in Italia nel turismo all’aria aperta, che basa la propria filosofia sulla valorizzazione del soggiorno sostenibile, informale a contatto con la natura e con l’uomo, per un benessere a tutto tondo

Ed è proprio qui che è partita la nostra sperimentazione di ANTS, il protocollo ideato da Daniele Tognaccini, preparatore atletico e creatore di Milan Lab, il centro interdisciplinare high tech di AC Milan.  Una giornata dedicata che ha risvegliato una parte latente del mio cervello e mi ha permesso di focalizzare meglio alcune carenze del mio modo di allenarmi.

ANTS è un villaggio nel villaggio, una struttura sportiva completamente all’aria aperta dove riprendere contatto con la natura perchè è proprio a contatto con l’aria aperta che il cervello viene maggiormente stimolato. Il dato di partenza di ANTS è che la neuroplasticità cerebrale è una funzione che, come tutte le altre, va allenata. Come? Con i giusti stimoli. Da bambini siamo molto più flessibili, in ogni senso. Man mano che invecchiamo tendiamo alla rigidità. Provate a farvi una domanda: da quanto tempo non cadete per terra? E da quanto non vi arrampicate su un albero?

Daniele Tognaccini

Il nostro primo step è stato abbandonare le sneakers tradizionali a favore delle Vibram, delle scarpe che ci permettessero di “sentire” il terreno. Camminare a piedi nudi è un potente stimolatore di benessere, spesso dimenticato [ bambini, avete ragione voi, non vi dirò più niente se girate per casa a piedi nudi ]. L’ingresso nel metodo è avvenuto in maniera graduale, con una passeggiata attraverso i boschi sulla più lunga pista di cippato d’Europa. -il cippato è legno ridotto in scaglie che permette di avere un impatto meno pesante sulle articolazioni perchè molto elastico – Come colonna sonora il cinguettio degli uccellini, un sole meraviglioso e il profumo di primavera, mi sono sentita carica e pronta ad affrontare il resto della giornata.

La mattinata è trascorsa tra giochi di arrampicata in squadra, prove di antigravity, esercizi con il battle ropes e una partita di beach volley. Il vero valore aggiunto è la dimensione ludica dell’allenamento. Certo, a volte fatichi, ma ridi parecchio e la fatica viene annullata dal divertimento.

Il nostro pranzo è stato davvero un’experience nell’experience: abbiamo mangiato bendati, senza poter usufruire della percezione visiva. All’inizio mi sono sentita persa, poi ho lasciato che fossero gli altri sensi a condurmi. Il profumo del lime unito al gusto aspro dell’olio novello, la consistenza del pane toscano che crocchia sotto i denti, la dolce consistenza pastosa dell’avocado che si scioglie in bocca, il salmone marinato che esplode sulle mie papille gustative … non credo di avere mai così profondamente gustato del cibo. Quello che mi ha sconvolta è la lentezza con la quale abbiamo consumato il nostro pasto: ci siamo regalati del tempo ed è stata una conquista.

Il pomeriggio ho avuto il mio battesimo su una e-bike e il mio entusiasmo è tale che sto meditando di comprarmene una. Le e-bike sono biciclette a pedalata assistita che permettono di viaggiare in salita e su percorsi più lunghi del solito in modo meno faticoso. Si fila che è un piacere, ma tocca metterci del nostro, non credete.

Il nostro dream team si è inerpicato tra le colline del Chiantishire, dove ogni angolo è una cartolina che tocca il cuore, ha guadato ruscelli, percorso chilometri su strade bianche incontrando vecchi ruderi pieni di roseti e poesia e nonostante qualche momento di panico perchè dai, non ci siamo mica abituati, ho sentito forte nella pancia una bellissima bolla di felicità. Mi sono sentita libera e fortunata e fortemente connessa con tutto: la ghiaia bianca, i rumori del bosco, il vento in faccia mentre scendevo a tutta velocità, il sole sulla pelle, il sudore salvifico di quando muovi il corpo.

Mi sono sentita viva.

E siccome non di solo sport vive l’uomo (e la donna) ad accompagnarci in questa esperienza non sono mancati i momenti di degustazione di vino, cene conviviali, chiacchiere e risate in una cornice suggestiva che ho amato ancora di più perchè mi ha fatta sentire a casa [io sono nata e cresciuta in Umbria], tra la bellezza di un antico convento trasformato in un hotel di charme e le notti trascorse nelle “ casette nel bosco”.

Fatevi un regalo, fatelo alla persona che amate, fatelo ai vostri figli. Andate a provare questa esperienza. Si torna cambiati e non si ha più voglia di tornare indietro.

 

Italian fashion journalist. Blogger @fashionblabla. Founder of #fashioncamp.

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