Fatti miei

Sono una sfigata

Ieri mi è capitata una cosa spiacevole. Ho mandato una richiesta di accredito per una sfilata ad un press office che non conosco personalmente e per errore mi è stata inviata una mail in cui , dopo una formale accettazione della richiesta, era rimasto incollato il carteggio tra due colleghe in cui una delle due mi definiva “una grandissima sfigata” però utile in quel contesto.

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Sono una precisina: se non mi conosci ti spiego cosa faccio e per essere chiara ti linko ai miei hub di riferimento, ai miei siti, ai social. Ma talvolta capita che chi fa un lavoro di pubbliche relazioni non conosca neanche l’ABC di questo mestiere, o magari non abbia la curiosità di capire chi sei, o che proprio per come lo fai, perché stare sul web da indipendenti è percepito ancora da certa “casta” come cosa da sfigati, difficilmente inquadrabile in una casellina, ti definisca con una frase che racchiude un intero modo di pensare.

Tralasciando l’amarezza perché là fuori ci sono un sacco di persone capaci che gironzolano cercando un lavoro e sbattendosi e quel lavoro se l’è preso qualcuno che a mio avviso non ha studiato abbastanza per farlo, a me gli sfigati stanno simpatici. Sono sempre stata dalla loro parte.

Io tifo per Forrest Gump, l’ho pure messo nell’header del mio sito, sono da sempre per il team Aniston, che Jennifer è si sfigata, ma nei nostri cuori di ragazzine mollate per la bona di turno, non possiamo che amarla e sentirci vicine a lei. Sto dalla parte dei nerd, di tutti quelli che con la vita un po’ ci fanno a cazzotti però la amano con passione, inciampando negli errori e trovando ogni volta il coraggio di rialzarsi.

Alle medie ero sfigata perché portavo l’apparecchio sopra e sotto, all’università ero sfigata perché venivo dalla provincia, nel mio lavoro sono stata sfigata perché mentre “quelli veri” giravano con la troupe e un contratto a tempo indeterminato, io ero quella da sola con la telecamera in mano e pagata al pezzo. Ma tutto questo mi ha reso la persona caparbia  che sono. Essere la “ragazza grassa” del “Diavolo veste Prada” e Bridget Jones  con i  mutandomi ti insegna che devi sviluppare altre abilità e imparare a ridere di te stessa, amandoti proprio perché sei così, fondamentalmente imperfetta.

E ancora ogni tanto mi sento sfigata. Succede quando manco di rispetto a qualcuno, quando formulo dei giudizi affrettati, quando non dedico abbastanza tempo a chi amo, quando non faccio quello che avevo promesso.

Ma non mi sentirò mai sfigata perché non sono omologata, quello per me è un plusvalore, che nella teoria della selezione darwiniana si salvano solo le specie che sanno adattarsi al contesto e io ve lo dico, a voi della casta,  il mondo è cambiato e se non vi adeguate, il rischio è quello dell’estinzione.

 

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Italian fashion journalist. Blogger @fashionblabla. Founder of #fashioncamp.

Comments (5)

  • Non ti ho mai commentato, ma ti leggo eccome. Eppure questo post mi spinge a farlo e a fare coming out proprio per rispetto della me “sfigata” la ragazzina che alle medie era quella strana e via dicendo.
    Viva le sfigate <3

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  • condivido tutto…brava!Ti adoro e fatti dire che ce ne fossero di sfigati come te! <3

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  • Cara Arianna… che dire… tutta la mia stima ed il mio affetto!!! Ci vediamo a Milano! Ti abbraccio Cri

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    • ci vediamo presto <3

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  • […] 40 anni non ha paura di mettersi a nudo, di darsi della sfigata con […]

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