Il paragone con il film non è proponibile. perchè Patrick Swayze in Dirty Dancing è irraggiungibile. Perciò non starò a prendervi in giro: l’ho rimpianto  un bel po’, nonostante il cast del musical in scena  al Barclays Teatro Nazionale di Milano fino al 28 dicembre non mi abbia delusa.

Dirty Dancing è un cult: entrato nella memoria collettiva di tutti anno dopo anno si è trasformato in un fenomeno senza tempo, uno di quei film che si (ri)vedono sempre volentieri e di cui si ricordano perfettamente scene e battute. Dopo ben 27 anni dalla sua uscita nelle sale cinematografiche (21 agosto 1987) non accenna a perdere il suo fascino .

La storia sono abbastanza sicura che la conosciate : si narra dell’inaspettato incontro tra la giovane Baby Houseman e l’affascinante maestro di ballo Johnny Castle nel resort per famiglie “Da Kellerman”. Siamo nel 1963 e il sogno americano si scontra con le rivolte razziali e la guerra del Vietnam. Ma non nel
villaggio turistico,  dove Chirara Santostasi nel ruolo di Frances “Baby” Housemand si innamora del prestante Gabrio Gentilini nel ruolo di Johnny Castle.

Gabrio Gentilini, già protagonista di Grease, tiene benissimo il ruolo, è sexy e balla benissimo. Non posso dire lo stesso di Frances, ma mi viene da pensare che la goffaggine sia voluta e quindi per questo assolutamente talentuosa. Menzione d’onore per Federica Capra nel ruolo di Penny Johnson. Non era facile e anche qui il confronto è durissimo. Bravo il corpo di ballo, bellissimi i costumi anni 50 delle ragazze.

Un’orchestra di otto elementi ha suonato  dal vivo tutte le musiche dello spettacolo “(I’ve Had) The Time Of My Life”, vincitrice di un Premio Oscar e di un Golden Globe, è solo uno dei successi che compongono la straordinaria colonna sonora, che comprende hit internazionali come “Hungry Eyes”, “Do You Love Me?” e “Hey! Baby”.

Ho ballato, cantato e mi sono commossa chiosando quel famosissimo ” nessuno può mettere Baby in un angolo”.

Da vedere.