Beata ignoranza

Caro ufficio stampa ti scrivo…

 

Ciao ragazzi,

lo so che fate un lavoro duro e che non è facile avere a che fare  con noi. Specialmente oggi che il mondo è cambiato e le giornaliste non son più quelle del colophon del giornale. Capisco che la situazione si è fatta ancora più ingarbugliata a causa dei sempre più numerosi bloggers che chiedono informazioni e attenzione. E non sempre nel modo più corretto. Capisco anche che spesso magari siete in stage, sottopagati e oberati di lavoro. E mi dispiace perchè fate un lavoro duro e perchè siamo legati a doppio filo. Se voi non ci date le notizie, o non ce le date nel modo corretto, noi poi non scriviamo. O scriviamo male. O peggio ancora per una persona che si è svegliata inversa ci va di mezzo un brand, che magari paga un titolato ufficio stampa perchè le sue notizie vengano diffuse e non con quell’aria di sufficienza che talvolta assumete. Visto che le sfilate si avvicinano e scatta il momento delirio, vorrei fare delle puntualizzazioni che in parte mi riguardano, ma da quello che sento in giro, ci toccano un po’ tutte, noi professioniste anomale del 2.0. E mentre scrivo so con assoluta certezza, perchè ho avuto il piacere di costruire rapporti solidi e duraturi, che ci sono pierre favolosi che rendono il mio lavoro più semplice, aperti e web oriented. E a loro dico grazie.

1) Ho un tesserino dell’ordine dei giornalisti. Collaboro dal 2003 con Corriere.it. Ma non faccio solo quello. Bloggo qui, dirigo un altro magazine e collaboro con un sacco di gente. Se questo ti mette in crisi, è un problema con cui devi fare i conti. La maggioranza di chi scrive per campare, non lo fa soltanto per una testata. O solo per un blog. Altrimenti morirebbe di fame.

2) E’ vero ci sono un sacco di fashionblog. Alcuni sono molto interessanti, altri fanno letteralmente pietà. C’è solo un modo per scoprire quale è affine al brand per il quale stai comunicando: valli a vedere. Sii curioso, scartabella, naviga. Non ti fermare alle classifiche. E poi dimmi con serenità : non sei affine al mio target, i tuoi post non mi interessano, la tua grafica non è appealing. Questo ti permetterà di selezionare chi invitare e chi no ai tuoi eventi e quali notizie inviare in rapporto all’utenza. Per dire, a me non interessa affatto che qualcuno stia aprendo un nuovo shop a Singapore.

3) Le bloggers sono persone, ci si rapporta loro identifcandosi. Una mail firmata Digital Team mandata in copia a 100 blog per me non è notiziabile. Quindi non mi interessa. E se devo essere sincera mi fa anche pensare che non hai capito come si lavora in rete.

4) Se mi inviti alla tua sfilata penso che sia perchè tu vuoi che io ne scriva e che faccia delle fotografie. E magari anche che lavori di live twitting per aumentare il buzz attorno al tuo show. Se mi metti in quartultima fila, l’unica cosa che potrò twittare saranno le pettinature di  chi mi sta davanti. E a meno che tu non sia L’Oreal o Tony&Guy non credo ti interessi veramente.

5) Non mi inviti alle tue sfilate, non mi ascolti quando ti chiedo informazioni, non rispondi alle mie email. Poi quando ti serve mi mandi una mail con preghiera di pubblicazione. Secondo te, io la pubblicherò mai quella notizia? si chiama coerenza e rimanda a quell’etica della professione di cui sopra.

6) Non mi stai pagando per pubblicare una notizia che ti riguarda, magari relativa al lancio di un prodotto. Se non ti piace la mia tempistica, pazienza. Non è che scrivendomi 10 mail in una settimana chiedendo quando pubblicherò il post io lo farò prima. Magari poi uno decide che non vale la pena dannarsi tanto.

7) Una fotonotizia inviata con una fotografia “per referenza” dove c’è stampigliato Getty sopra non posso usarla. Quindi cosa ci faccio? Un pdf con le immagini inserite dentro non posso usarlo, se non ritagliando la pagina e rendendo la qualità bassissima. E quindi, cosa ci faccio? Un video che pesa più di un giga non posso uplodarlo su wordpress. E quindi cosa ci faccio?

8) Che tu abbia un numero rilevante di uscite stampa immagino sia un goal interessante per il tuo cliente. Ma continuare ad intasarmi la posta con redazionali del tuo brand usciti su “Cavalli&Segugi” per me è spam.

9) Rispondere agli accrediti dicendo che la location è molto piccola è semplicemente ridicolo. Se la tua location è così piccola non farla la sfilata, fai solo un live web così non scontenti nessuno.

10) Trattaci con rispetto. Siamo lì a lavorare. Ci facciamo un mazzo tanto per molte ore al giorno. Per passione, certo, ma non è un intrattenimento. Noi siamo quelle che fanno parlare di voi, che fanno vendere i vostri abiti, che raccontano alla gente  il sogno. E il nostro costo per contatto è davvero economico. Certe volte basta solo un po’ di gentilezza.

Con affetto

Arianna

 

Italian fashion journalist. Blogger @fashionblabla. Founder of #fashioncamp.

Comments (9)

  • Parole sante!

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  • ben detto :)

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  • "Bloggo qui, dirigo un altro magazine e collaboro con un sacco di gente. Se questo ti mette in crisi, è un problema con cui devi fare I conti" // interessante!

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  • Ben detto. È triste ma quel tesserino spesso è l’unica cosa che ti rende autorevole (fa ridere ma siamo ancora piuttosto arretrati qui in Italia….). Noi che lo abbiamo, e a maggior ragione siamo sia giornaliste tradizionali che 2.0, usiamolo per far passare certi concetti. Gli uffici stampa preparati per questa nuova idea di “giornalismo allargato” sono ancora troppo pochi. E la poca preparazione, troppo spesso, crea un mix micidiale. Un abbraccio.

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  • bello l’articolo,
    io come blogger ringrazio davvero di essere in contatto con responsabili uffici stampa davvero competenti..però è vero – ma fortunatamente mi è capitato solo una volta – di aver avuto a che fare con quella categoria di ufficio stampa, o meglio assitente di un ufficio stampa che aveva l’umiltà sotto i piedi praticamente e mi ha trattata come una deficiente, come una che chissà da dove viene e scrive chissà quali idiozie…ma credo che questo loro atteggiamento sia dovuto la fatto che non ci sopportano perchè noi blogger abbiamo aperto delle nuove porte alla schiettezza dei pensieri e alla genuinità dei nostri articoli.
    Mi è piaciuto l’articolo per la chiarezza dei punti su cui sono d’accordo.
    Complimenti, come blogger ti seguo da un pò, mi piace seguire gli altri blog, o meglio i blog che ritengo interessanti e non banali :-)

    YOUR FASHION CHIC
    http://www.yourfashionchic.it

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    • Grazie Maria Grazia :-)

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  • 92 minuti di applausi.

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