Il festival del cinema di Venezia, non ancora concluso, e il suo red carpet, offrono numerosi spunti di riflessione.
Le attrici, pur brave e professionali che siano, concentrano molte energie e molta attenzione al loro look da passerella, alla sfilata sul tappeto rosso. A Venezia e a Cannes, così come alla cerimonia della consegna degli Oscar e in ogni manifestazione cinematografica importante.
Ma, nihil novi sub sole, cioè nulla di nuovo sotto il sole, dicevano i latini. Guardando le fotografie di alcune dive, ho provato ad accostare ognuna di loro ad una figura femminile mitologica o epica. Un archetipo femminile del mondo classico, i cui influssi più o meno palesi plasmano il mondo occidentale ormai da millenni.
Kate Winslet: Giunone
Era per i Greci, Giunone per i Latini: la moglie di Zeus. La dea dell’amore coniugale, del matrimonio, del parto, della casa, del focolare domestico. La compagna e la sorella di Zeus (Giove), la moglie che sopporta le scappatelle del marito; ogni tanto si vendica ma poi lo perdona sempre. Fisicamente è formosa, abbondante; rappresenta una femminilità matura, dalle forme, appunto “giunoniche”. Chi meglio di Kate Winslet potrebbe rappresentarla oggi? Con quel vestito attillato che mette in evidenza la sua bellezza “curvy”.
Diane Krueger: Venere
Bella, bionda, elegante. Lunghi capelli sciolti, carnagione chiara, occhio ceruleo e chioma bionda. I greci avrebbero detto definito Diane un’Afrodite “callipigia”, ossia “dalle bianche natiche”. Il vestito, scollato e lungo, mette in risalto la sua bellezza perfetta. Ecco, forse le spalle un filo teutoniche, Venere le avrebbe un po’ meno evidenti. Ma l’effetto d’insieme ci restituisce la Venere snella, bionda e dalla carnagione d’avorio e di rosa.
Vittoria Puccini: Nausicaa
Le foto dell’attrice che, bellissima in un vestito lungo e bianco, cammina sulla spiaggia esprimono una bellezza radiosa. Esse costituiscono un facile richiamo alla giovane Nausicaa, la giovane figlia del re dei Feaci incontrata da Ulisse, naufrago per l’ennesima volta, proprio su un litorale, in compagnia delle sue ancelle. La bellezza di Nausicaa è quella della giovinezza: snella, elegante e scattante (“simile ad Artemide”), con il viso fresco e splendente, i capelli sciolti e inanellati. La grazia e la naturale eleganza, una femminilità priva di eccessi ed artifici.
Monica Bellucci: Demetra
Demetra per i Greci, Cerere per i Latini: la dea del grano e dell’agricoltura. La Madre Terra, la dea della fertilità e della fecondità. Colei che presiede all’alternarsi delle stagioni e dei raccolti. Una bellezza prosperosa e abbondante, un corpo florido e sensuale, una vera dea di fertilità ed eterna giovinezza. Monica, madre per la seconda volta a più di quarant’anni e sempre bellissima, con la lunga chioma scura e il viso dai tratti perfetti, è una vera Dea Madre.
In fondo, la parola diva etimologicamente si collega proprio all’idea di divinità femminile.