Style

La sartorialità e il pop di Giambattista Valli

Lunedì sono sbarcate a Parigi le ragazze yéyé di Giambattista Valli. Vestite di una sottile sfrontatezza e di una notevole dose di tinte vitaminiche, hanno colorato di rock questa settimana della moda parigina giunta ormai al termine.

Molte sono le suggestioni che contaminano questa “nuova idea di femminilità” creata dall’italiano Valli, ma tutte partono da una base decisamente musicale, cinematografica e sartoriale. La sua donna prende la moda come un gioco e si diverte ad interpretare in chiave molto personale stili e influenze del passato. Ne sono un esempio i primi modelli usciti in passerella che, con il loro arancio brillante e i volumi a trapezio rimandano chiaramente a certe atmosfere sixties. I completini giacca e pantalone con inserti di metallo potrebbero, per esempio, essere indossati da novelle eroine di Spazio 1999 pronte a solcare i cieli con le loro navicelle futuristiche.

Il passo per la contaminazione è breve, e agli anni ’60 si mescola la personalità rock e ribelle della stampa maculata, addolcita però dalle forme a uovo degli abiti, dai flash di colore che illuminano l’insieme e dai sandali ultra piatti e chic. Le linee a sacchetto rimangono, ma dal maculato si passa alla raffinatezza dei colori neutri illuminati dagli inserti barocchi che ricordano stucchi e fregi di una grande e fastosa reggia.

Si direbbe che Valli peschi a piene mani nel suo passato romano e da una tradizione sartoriale e classica a lui tanto cara. I tessuti si fanno più impalpabili e i volumi più indefiniti: è il momento della sera. Le tonalità dominanti adesso sono il bianco e il giallo che accendono abiti dalle forme morbide e fluide. E’ una notte molto preziosa questa, arricchita ancora una volta dalla meravigliosa danza degli ornamenti barocchi che si susseguono sugli abiti, e contaminata da elementi “stonati” e spregiudicati come la camicia maschile indossata su una candida gonna vaporosa molto ricca.

Valli, con questa collezione, consolida la sua tendenza a prediligere una donna forte, internazionale, e dalla spiccata cultura, in grado di padroneggiare la moda e concepirla non come semplice tendenza da seguire, ma come arte ricca di storia e tradizione a cui ispirarsi per creare nuovi spunti e suggestioni.

 

Rosella Degori

Calabrese, 30 anni. Oggi cura il blog Dirty Boots occupandosi principalmente di streetstyle. Ha alle spalle un background nella produzione audiovisiva e nella musica, di cui è molto appassionata oltre alla la moda

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