Travel

Expo3: la vita è un viaggio e le emozioni contano

Visitare un posto nuovo con un amico che ti accompagna è quello che tutti ci auguriamo possa capitare ogni volta che si parte. Se poi l’amico in questione conosce molto bene i tuoi gusti, sa quale è la tua disponibilità economica ed è intenzionato a farti vivere al meglio il viaggio, la tua travel experience diventa un’avventura che porterai nel cuore e nella testa per sempre.

Milano/ 10/04/2014/ Salone del Mobile/Epo 3/ Evento Ventana/ /  Foto G.Sboarina

La scorsa settimana ho vissuto un’intensa due giorni da tester ( di lusso eh!) del nuovo servizio pensato da Ventana Group per Expo 2015. Si chiama Expo3 ( leggasi Expo al cubo) e offre ai turisti che verranno in Italia per visitare l’Esposizione Universale la possibilità di avere un viaggio “tailor made”. Cosa si intende per viaggio su misura? Ve lo racconto grazie a quello che è stato pensato per me e per gli altri blogger coinvolti nel progetto.La nostra avventura è partita dalla visita al Salone del Mobile e del Design a Rho,l’unica fiera che  anticipa per numero di visitatori e quantità di eventi la “milano che sarà nel 2015”,  organizzata in modo da non disperdere tempo ed energie e massimizzare il risultato. Io che non sono una designer, ma amo il design, ho apprezzato enormemente la possibilità di avere un accompagnatore d’eccezione che con parole semplici ci ha introdotto alla conoscenza di alcuni dei più importanti brand del made in Italy, come Kartell, Lago e Arper. Mi sono persa nella Gold Explosion inscenata da “Precious Kartell”: nello stand  alcune riedizioni di pezzi storici della maison, in un allestimento carico, opulento, di grande impatto in cui finiture metal oro, bronzo, argento, canna di fucile, rame si fondono con la celebrazione della plastica, definitivamente elevata al giusto status di materiale prezioso, raro, tecnologico. Il mio coup de coeur è per la riedizione delle Madame di Philppe Starck in limited edition con tessuti Emilio Pucci.

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Ascoltare Daniele Lago che ci racconta di come il design sia un mondo in cambiamento e che “è più importante cosa succede attorno ad un tavolo che il tavolo stesso”, non ha prezzo. Del resto loro li conosco bene. L’appartamento Lago ci ha ospitati per la prima conferenza stampa di FashionCamp e Open Milano è stata una delle nostre basi di appoggio per la Milano Design Week. Cliccate  qui se volete ascoltare il podcast della sua intervista.
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Chi viene in Italia si aspetta di mangiare bene. E di solito non viene deluso. La tappa successiva è stata un pranzo all’hotel NH Fiera, quello delle due torri per capirci, dove siamo stati coccolati con ricette tipiche e un provvidenziale open wifi. Considerate che è l’hotel più vicino alla fiera, meno di duecento metri e poter soggiornare lì per chi viene a visitare il Salone è un valore aggiunto pazzesco.

A questo punto la mia strada e quella degli altri blogger si è divisa. Sono l’unica che si occupa di moda e il mio percorso è stato tagliato sui miei interessi. Quindi, vai di shopping selvaggio :-). Ci siamo spostati in Via Montenapoleone alla scoperta di Italian Independent, il famoso brand made in Italy fondato da Lapo  Elkann. Qui, in un negozio che è già un racconto, tra pavimenti ludici e occhiali appesi al soffitto come farfalle mi sono divertita a provare tutti ( o quasi) i nuovi modelli di occhiali della collezione. Del resto lo dicono anche le guide più cool: noi italiani senza occhiali da sole non andiamo neanche al supermercato. Ma ci tornerò sull’argomento perché la collezione vale davvero la pena e gli occhiali sono il mio accessorio preferito.

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Non sembra, ma s’è fatta una certa. E’ quasi ora dell’aperitivo. Un rapido cambio d’abito e ci trasferiamo al Melià, storico hotel milanese sorto sulle ceneri della vecchia fabbrica di panettoni Alemagna: qui è in corso l’aperitivo “Italia Fuoriserie. idee, materie e opere della creatività italiana. E scopro che hanno una camera dedicata a Diabolik ed Eva Kant. Da tornare a visitare.

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La nostra tappa successiva è lo Chateau Monfort, edificio residenziale degli inizi del 900, opera del celebre architetto Paolo Mezzanotte trasformato in hotel de charme 5*. La storia narra che questa dimora fu commissionata da una facoltosa famiglia milanese  quale dote per le proprie figlie.  Se non lo avete mai visto, vale davvero la pena: somiglia ad un castello incantato e ogni singolo dettaglio è pensato per proiettare l’ospite  in quel mondo magico delle fiabe che tutti da bambini abbiamo conosciuto. Qui, nella magica atmosfera del giardino ritrovato, tra una cortina di siepi, pouf e un soffice tappeto erboso, abbiamo degustato l’aperitivo milanese a filiera corta “goodfoodingooddesign”, progetto lanciato dall’associazione Maestro Martino.
Non solo di cibo vive l’uomo e quindi la degustazione diventa per traslato una degustazione olfattiva con il percorso  “Pozioni dell’anima” di Anna Paghera.  Mi piace, lo trovo davvero ironico e divertente.

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Chiudiamo con una visita al Nhow, hotel protagonista indiscusso del “Tortona Around Design”.  Per l’occasione in scena l’esposizione “future is nhow”, creata dall’Art Director Elisabetta Scantaburlo. Ci sono moltissimi stimoli e vi rimando al loro sito web per dare un’occhiata più approfondita.
La giornata è stata intensissima e il giorno dopo mi aspetta un’altra dimensione di Expo3:, Expand your mind, allargare gli orizzonti partendo da Milano per scoprire l’Italia. Destinazione Venezia.
Stay Tuned.

Nelle foto indosso cappotto Lardini, completo blu E_gò Sonia De Nisco scarpe Superga, borsa Prada, occhiali Italian Independent e Chloé.

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Italian fashion journalist. Blogger @fashionblabla. Founder of #fashioncamp.

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