Una collezione dominata dal bianco candido quella di N°21. Donne rigorose, quasi maschili, se viste di fronte; maliziose e sexy senza essere sforzate, se guardate di spalle. Camicie in popeline dal taglio maschile si aprono sulla schiena con un gioco di pizzi di cui Alessandro dell’Acqua, ideatore della griffe, è da sempre il maestro indiscusso. Gonne al ginocchio che sul retro si arricchiscono di balze dal sapore ultra femminile, sebbene non vezzoso.
Lo stilista riprende il concetto della lingerie a vista che lo ha reso celebre, lo reinterpreta attraverso lampi di colore, ma sempre su total look: blusa e gonna lunga dal delicato tono cipria, chemisier e sandali flat rosso ciliegia.
Non manca qualche accento di eccentricità: la gonna alla caviglia in broccato verde e oro, bluse e calzoncini con uccellini stampati su crêpe de chine viola. Nel complesso, è una collezione preziosa, fatta di pezzi portabili e in grado di sublimare i punti di forza del corpo di una donna. Anche nel caso in cui la donna in questione non fosse Bianca Balti o Karolina Kurkova, viste in passerella in tutta la loro sfolgorante (lasciatemelo dire!) bellezza.
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