Style

Moschino e il suo scanzonato luna park

Venerdì scorso, durante la settimana della moda milanese, Moschino ha presentato la sua collezione donna primavera/estate 2011 disegnata da Rossella Jardini. E’ stato uno show coloratissimo, ironico e un po’ surrealista nel più classico stile della maison.

Un bombardamento di grafismi, colori, pois, quadretti Vichy, coccarde, fiori e cappelli da cowboy ha invaso una passerella contraddistinta da un’atmosfera molto scanzonata. Le tonalità predominanti che hanno calcato la scena sono state il rosso, il bianco, il blu e il giallo sotto forma di bustier e gonne a ruota, di giacchine avvitate e pantaloni dal mood eighties, di foulards a macro pois e di chiassosi abiti mexican. Inoltre, come se non bastasse, il gusto per il gioco ha portato alla ribalta il mondo della sartoria come fonte di ispirazione dalla quale attingere a piene mani per conferire quel tocco ludico e surrealista tanto caro alla maison: una pioggia di ditali dorati al posto delle borchie, il metro da sarta al posto della passamaneria su giacche e borse, le forbici come alamari che mutano poi nel giglio, simbolo della città di Firenze.

 

 

 

Moschino ribadisce il suo concetto di moda come un grande luna park luccicante e spassoso, e racconta il mondo del fashion system come una realtà che non si prende affatto sul serio. Lo stile della maison ama citare sè stessa per l’ennesima volta e utilizzare nuovamente i medesimi codici estetici e concettuali.

A quando, però, una collezione in grado di stupirci davvero?

Calabrese, 30 anni. Oggi cura il blog Dirty Boots occupandosi principalmente di streetstyle. Ha alle spalle un background nella produzione audiovisiva e nella musica, di cui è molto appassionata oltre alla la moda

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