Arriviamo in via Festa del Perdono e ci avviamo in mezzo a fotografi e cameraman evidentemente stressati da 4 giorni di sfilate. Qui, dopo essere stati accolti da un gruppo di studenti con il volto mascherato ( ok le maschere sono in lana ) francamente inquietanti, ci godiamo l’atmosfera irripetibile di un settembre perfetto in uno dei luoghi più carichi di vita della città.

Nella storica cornice dell’Università degli Studi di Milano Angela Misoni manda in scena una collezione “moltomissoni”. E lo fa con una sfilata aperta al pubblico.
Per il terzo anno consecutivo la famiglia Missoni dimostra una lungimiranza non da tutti e la città ricambia con amore immutato, vista la folla di gente venuta ad assistere allo show della maison.

Una collezione portabile, colorata, divertente e colta, che strizza l’occhio agli anni 80, ma non indulge in nostalgici amarcord. La vita è alta, il fondo degli abiti neri serve a far risaltare i colori fluo. La maglia è ovviamente protagonista, arricchita da bordure ricamate, applicazioni di frange e perline, declinazione di tinte pop e tonalità acide.
Assoluto Coup de Coeur per il sandalo con  tacco stondato in colori fluo. Must have assieme agli occhiali da sole e i charms supercolorati portati in accumulo.

“ Creo abiti che possano trovare posto nell’armadio di mia madre come in quello di mia figlia o in quello di una mia amica” ci racconta Angela Missoni.
“Mi piace pensare a una moda che vada bene per donne di tutte le taglie, e che non escluda la bellezza dell’età che avanza. E’importante sentirsi bene in quello che si porta. ”

Una grande lezione di classe, evidentemente ereditata anche dalla figlia Margherita che , mentre starlette e fescionblogghers di ultima generazione sgomitano per un posto in prima fila, preferisce sedersi per terra sul selciato e applaudire la mamma con gli occhi che brillano di felicità.