Consuelo Castiglioni è andata a rovistare dentro al baule della mamma e ne ha tirato fuori abiti, cappotti e giacche. Li ha a lungo osservati, e da lì è partita per realizzare una collezione dall’anima fortemente sixities. Motivi geometrici, gli stessi dei vestiti a trapezio che usavano Claudia Cardinale e Monica Vitti, su fondi colorati: verde giada, corallo, giallo e cremisi. L’impatto visivo è forte come le donne della scena cinematografica di quei tempi.
Gli abiti, dalle spalle arrotondate, le gonne appena sotto il ginocchio e i pantaloni asciutti sono resi sofisticati, grazie alle applicazioni di pietre dure e pelliccia colorata sullo scollo oppure di macro paillettes sulle maniche.
Le pellicce si tingono di colori imprevisti, ma la vera protagonista è la pelle che assume volumi nuovi, diventando quasi un guscio. Con una tecnica che ricorda molto quella delle giacche dell’uomo Z Zegna, la pelle viene doppiata e riempita all’interno, creando un effetto tridimensionale.
Il look di questa elegante donna che guarda al passato senza perdere d’occhio il presente è completato da lunghi guanti, spesso bordati di pelliccia, macro orecchini in resina e zeppe doppiate che sembrano uscite dalla matita di Miuccia Prada.