Essere zia è prima di tutto uno stato d’animo. Oddio, la prima volta che un millenial mi ha gridato dal motorino ” bella zia” ci son rimasta un po’ così, ma che vi devo dire io sono un po’ zia inside. L’ho fermato e gli ho chiesto che mi voleva dire . Ecco, forse era meglio di no, che non lo chiedevo. E comunque zie chiamo le mie amiche più care, qualche volta anche galline, a dire il vero , ma non è che l’una cosa escluda l’altra.
E in questa meravigliosa estate anticipata mi sono innamorata delle scarpe da zia. Le scarpe da zia hanno il tacco quadrato, non troppo alto perchè le zie con quelle scarpe ci vanno a messa ( ecco no, io questo no), ci vanno in paese a passeggiare lungo il corso, ci vanno a trovare le amiche per una partita a burraco. E quindi le scarpe da zia devono essere comode. Con quell’aria un po’ demodè che hanno gli abiti delle anziane, ma riviste in chiave pinterest. Le scarpe della zia si incrociano spesso davanti, con dei nodi che ricordano le cose vere, quelle che non si comprano.
Le scarpe della zia sono per ragazze nostalgiche, che amano concedersi una limonata con le amiche in giardino, alle quali piacciono gli abiti con la gonna al ginocchio, che portano un piccolo orologio d’oro al polso e una collanina sottile al collo. Sempre la stessa, da anni.
La zia prepara torte, vizia i nipoti e ha delle amiche con i capelli rosa. Va in crociera e a teatro, gode del privilegio di coccolare i figli degli altri.
Io che sono mamma, ma certe volte anche zia, sono innamorata di questo mood shabby chic.