Colorati, gustosissimi e iperfashion si chiamano macarons e giovedì sera ho imparato che hanno un’origine tutta italiana. Franck Déville (il Créateur de Macarons che viene dalla Loira) tiene a precisare che all’inizio infatti si chiamavano macaroni, poi i francesi se li sono presi, un po’ come hanno fatto con la Gioconda, e ora si chiamano macarons. E i macaroni si limitano a essere i maccheroni nei menu dei ristoranti oltreconfine.
Giovedì sera da Attimi di Gusto, dove Déville li ha presentati e preparati davanti a un pubblico di curiosigolosi, alcune sciure li chiamavano, con spocchia e sicumera d’altri tempi, macarones, correggendosi poi immediatamente, imbarazzate da tanto errore: ‘Ah no sono i macrons!’. Beh insomma, chiamateli come vi pare, ma sembravano davvero deliziosi.
Dico sembravano perché la sfiga di essere allergica alla qualunque non mi permette di assaggiare dolci con le mandorle. Figuriamoci di strafogarmi, come mi è più volte venuto in mente di fare mentre assistevo alla performance più golosa degli ultimi tempi. Franck Déville ha infatti preparato sotto gli occhi di tutti qualcosa come 1.400 macarons risvegliando le papille gustative dei presenti.
Sette tonnellate di macarons al mese sono una quantità difficilmente immaginabile. Ma tanta è la produzione di Franck Déville che ha fatto della ‘meringhetta colorata’ la sua fortuna. Ai classici dolci, che poi tanto classici non sono (giovedì ho visto impeccabili professioniste della comunicazione strafarsi di quelli al caramello con burro salato tanto erano buoni), il nostro Franck ha affiancato anche una serie di macarons salati (foie gras, pomodoro, roquefort e salmone) perfetti per l’aperitivo.
Abbinateli con lo champagne, come consigliato, oppure semplicemente a una serata di relax totale sul divano a guardare quei telefilm che tanto piacciono a noi femmine, voi che potete. Io continuerò a limitarmi a guardarvi adorante, affondando il cucchiaio nel barattolo della crema al cacao più famosa che c’è, mentre addentate quel piccolo, meraviglioso, coloratissimo pasticcino leccando la crema che cola dai lati mentre mugugnate un ‘uhm che buono, meraviglioso, lo devi provare ASSOLUTAMENTE’.
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[…] dei miei oggetti (proibiti) del desiderio si chiama macaron e tempo fa ho già avuto modo di dedicargli un post […]