Nonostante la mia posizione non propriamente privilegiata, mi sono goduta la bella sfilata di Gucci tutta improntata ad un ritorno di volumi che ricordano gli anni 70. Grazie allo streaming ( diobenedica il web) ho potuto rivedere nel dettaglio abiti e accessori di una collezione che ricorda le attrici dei film di Michelangelo Antonioni, Marisa Berenson e il jet set di quegli anni. Su tutto mi hanno colpito le ruches, eleganti e disattese su abiti dalle linee pulitissime, sulle profonde scollature degli abiti lunghi, declinati in bianco e nero.
Scolli profondi e color block, geranio, giallo, azzurro, bianco e nero. Una collezione che ho trovato nella sua estrema eleganza portabile ( voglio dire portabile se fai parte del jet set, non per andare al parco coi bambini) e molto calibrata. Frida Giannini gioca con il colore come una vera maestra, abbinando nella stessa nuance borsette ( clutch extrapiatte small size) e scarpe. La stilista ha definito lacollezione “aristografica.” E come si conviene, nel parterre c’era anche una elegantissima Charlotte Casiraghi .