Non le bastava essere stata una delle icone pop dello scorso millennio. Nè aver sposato uno degli uomini più desiderabili del pianeta. Lei, l’infaticabile Victoria Beckham, voleva fare la moda. Non sfilare come una qualsiasi gallina di starlette in declino, non dare consigli magari durante un talent dall’alto del suo essere ex-posh spice ( ma si diventa mai davvero ex-posh?), ma disegnare una sua linea. Detto fatto.

E devo ammettere che la collezione mi è piaciuta subito. E’ pulita, lineare, sexy, iperfemminile. Certo, non è a buon mercato e immagino sia stata pensata per un posizionamento alto, ma è indiscutibilmente desiderabile. Pure se mi rosica dirlo, perchè una che tutto quello che tocca diventa favola,  non ha il diritto di avere sempre quella faccia incazzata che ormai non sai più se sia per le ripetute corna del consorte, per la tanta vicinanza a Kaiser Karl, che si sa è uno che non sorride, o per la deprivazione da cibo che deve andare avanti da almeno due decenni. Su Victoria, che certo non si fa amare per la sua simpatia,  tutto si può dire tranne che non abbia uno spiccatissimo senso degli affari. Sulla collezione posso dire soltanto #vogliotutto.