Style

Chloé e l’eleganza sussurrata

 

Ciak, si gira!

Tutto è pronto per una delle sfilate più attese della settimana della moda parigina: va in scena Chloé.

Una ragazza dal passo elegante fa il suo ingresso incedendo al ritmo di una musica allegra e spensierata. Indossa un cappottino candido e rigoroso che fa intuire subito la personalità di questa collezione creata da Hannah MacGibbon.

Nell’aria si respirano freschezza e raffinatezza grazie anche ad una tavolozza concepita con poche ma efficaci sfumature di colori: il bianco garbato di giacche e abiti dal taglio pulito, il beige raffinato degli abiti romantici, il nero delle silhouettes attillate e rigorose.

Molta essenzialità, dunque, che riconferma la tendenza della MacGibbon ad esprimersi attraverso una gamma quasi monocromatica.

Le ragazze continuano a sfilare e un delicato profumo di cinema pervade la passerella.

Vengono in mente le giovani donne vivaci e dall’aspetto composto e chic che si aggiravano per le pellicole dei primi anni ’60 con i loro abiti sobri, le gonne ampie al ginocchio, i pantaloni a vita alta, i dolcevita essenziali e che si concedevano come unico vezzo delle ballerine iper femminili.

Uno stile cinematografico rivisitato, però, in chiave contemporanea da una MacGibbon degna seguace di quella Phoebe Philo che tanto successo sta riscuotendo col suo orientamento minimal.

 

Le calzature in questa collezione rappresentano uno dei maggiori tratti distintivi: solo ballerine e sandali dal tacco bassissimo per una donna che non rimpiange affatto l’ingombrante assenza dei tacchi alti e preferisce il rigore della semplicità.

Spesso e volentieri questo rigore si ammorbidisce in toni sempre più sussurrati, e le ballerine diventano complemento perfetto anche per i romantici abitini dalle leggerissime gonne plissé trattenute, a volte, da nastri ton sur ton che segnano delicatamente il punto vita.

 

A quanto pare, lo stile di Chloé per la prossima primavera/estate mette definitivamente da parte i vezzi e l’attitudine bohémienne del passato per dar vita ad un nuovo concetto di eleganza tutta giocata su codici di sobrietà, essenzialità e classe.

 

 

Calabrese, 30 anni. Oggi cura il blog Dirty Boots occupandosi principalmente di streetstyle. Ha alle spalle un background nella produzione audiovisiva e nella musica, di cui è molto appassionata oltre alla la moda

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