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Caro Babbo (Natale) ti scrivo…

vanity

Caro Babbo Natale,

questa è la mia letterina per te. Non ti chiederò nulla di materiale, per quello ci ho già pensato da me in qualche modo. Non ti annoierò nemmeno con delle richieste assurde alla Miss Italia, che proprio perché “da Miss Italia” sono quanto di più incredibile si possa chiedere. Non ti chiederò di portarmi nulla, ma se esisti davvero, vorrei che rispondessi a delle domande. Dicono che passi dai camini, che voli in cielo con le renne, che fai il giro del mondo in una notte…Beh se riesci a fare tutte queste cose, immagino che rispondere a delle semplici domande per te sarà un gioco da ragazzi.

Perché se hai un sogno, come per me è quello di fare la giornalista di moda, e lo confessi, inevitabilmente trovi chi trova il modo per sfruttare questo tuo sogno? Te lo chiedo perché oggi ho ricevuto una proposta di collaborazione che prevedeva una retribuzione di 0,50 euro per un articolo di almeno 100 parole. Sono scoppiata a ridere e ho cancellato la proposta indecente: sognatrice sì, scema no.

Perché in Italia il concetto di giovane è così variabile? Qui da noi si usa dire “giovane” sia a Franceschini che ha 42 anni che a Federica Pellegrini che di anni ne ha 22. Che poi, se sei giovane ma non giovane abbastanza, ti fanno sentire vecchio a 27 anni?

Perché per fare un qualsiasi lavoro sembra sempre che ci voglia l’aggancio giusto, la conoscenza giusta, o l’accondiscendenza giusta?

Perché se hai un lavoro (pagato) e hai meno di 30 anni devi pure ringraziare?

Caro Babbo, noterai che queste mie domande stridono con questa melensa atmosfera natalizia, che mi sta facendo venire il diabete. Ma sono (anche) le domande che si pone una donna come me tra i 20 e i 30, che ha una Laurea e un Master a pieni voti, che ha passato anni tra le forche caudine degli stage non pagati, e che ogni giorno si fa un mazzo così per poter vivere di quello che le piace fare.

Tutto quello che ho ottenuto finora, caro Babbo, non lo devo né a te, né a nessun altro, ma solo a me e alla mia famiglia. E a chi ha creduto in me. Per l’età che ho non mi lamento di certo, certo il mio sogno è arrivare a Vanity Fair: a tal proposito, dicevo di non desiderare nulla di materiale, ma se riesci a farmi avverare questo desiderio non sarò più così sfacciata con te. Ma anche per Vogue, o Marie Claire, o Grazia, o per una di quelle riviste di cui assaporo l’odore fin da quando ero piccina (per questo mi fido della tua memoria). Sappi comunque che non mi arrendo!

 

bag

Per quanto riguarda il resto ho tutto, anzi no: se ti avanza un qualche centinaio di euro mi accontento della Lily Bag di D&G. Ah, e anche del libro di Tom Ford.

E una settimana per due alle Maldive. Ok, sono caduta sul finale, ma non siamo tutti perfetti.

maldive

Per il resto, mi rimetto a me stessa e al mio impegno.

Certa di ricevere da te le risposte a quelle domande su cui mi interrogo da un po’, ti schiocco un bacio sulle guance e ti mando un abbraccio.

Elena

Padovana di nascita, una laurea in Scienze della Comunicazione e un MA in MediaManagement; le parole sono i miei attrezzi quotidiani, la curiosità il motivo delle mie giornate.

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