I bambini scelgono cosa indossare. Anche quando sono piccoli. Certo, fosse per i miei solo tute da ginnastica e caldissimi piumini. E mentre io ogni volta compro jeans, maglioncini e camicette, loro si intestardiscono su cose per me incomprensibili e qualche volta la mattina è battaglia. Come Leonardo che non vuole indossare il nero perchè “è da femmina” o Alessandro che ha un amore totale per il rosso e vorrebbe vestirsi solo color carminio.
Su alcune cose ho ceduto, su altre sono intransigente. In generale ho capito che chi più spende, meno spende e mentre per i pantaloni e le tute cerco la convenienza, sui capi spalla faccio molta attenzione prima di tutto perchè voglio che stiano al calduccio e ben coperti, poi perchè passo le giacche dal grande al piccolo e se sono di buona qualità resistono anche quattro stagioni.
La scorsa settimana sono stata a Firenze in occasione di Pitti Bimbo e ho avuto il piacere di gioronzolare nella solendida cornice di Palazzo Capponi, dove si svolgeva la presentazione dei brand di Altana. Altana è l’azienda più importante in Italia nel segmento luxury dell’abbigliamento bambino (la seconda in Europa), nata da un’idea di Marina Salomon nel 1982.
Certo, se avessi avuto due bambine sarei impazzita, ma anche i maschietti danno le loro soddisfazioni. Cosa mi è piaciuto? I capi spalla di Brest: tagli obliqui, incrociati dalle geometrie applicate al nylon nella La ‘Roof jacket’, piccole astuzie, come il cappuccio allungato parapioggia più profondo e avvolgente, con frontino o che si trasforma in un berretto da esploratore per lo ‘School raincoat’ che faranno la felicità dei bambini.
L’impermeabile con la zip che si apre per far posto alla cartella è davvero utile, mentre gli abbinamenti di materiali rendono chic anche un semplice piumino. I colori sono intensi, ma mai esagerati. Toni magenta come il porpora, il fuxia ametista e il rosa orchidea sono mischiati al blue marine, al beige noce e al marrone chiaro. Colori intensi come il giallo golden, il verde loden chiaro e il blu cobalto si legano a colori più scuri come il bluette e il verde. Per i più grandicelli mi è piaciuto il concept del cappotto in nylon mixato a lana e quello dei caldi giubbini “varsity”.
Altra storia per il noto brand Save The Duck, che ha presentato una collezione coloratissima e stratificata: piumini realizzati in nylon ultrasottile con imbottitura PLUMTECH®, perchè come racconta il nome, l’azienda lavora per offrire un prodotto eco, che rispetti gli animali allo stesso tempo di qualità, pratico e confortevole.
Voglio dire, li avrei messi subito anche io quei favolosi antivento.