Style

Aquilano & Rimondi, Informal Speech da Amaranto Boutique

 

Uno speech informale quello di ieri presso la boutique Amaranto dell’Hotel Baglioni a Milano con il duo Aquilano & Rimondi. Uno degli eventi organizzati da Amaranto per condividere la moda e i suoi protagonisti con il pubblico e i clienti.

A moderare Cesare Cunaccia, editor at large di Vogue, una chiacchierata con la coppia del momento, vincitrice del primo Who’s on Next, emergenti, ma che già vantano una carriera importante.

Da Malo a Fay passando da una maison come Gianfranco Ferrè.

La discussione è piacevole e interattiva, ci invitano a partecipare come in una tavola rotonda e le personalità così diverse ma così complementari di Tommaso Aquilano e Roberto Rimondi animano un quadretto quasi da avanspettacolo.

La prima domanda è pertinente, Cusaccia chiede come facciano ad essere così versatili da riuscire a creare capi strutturati e da couture come quelli della collezione personale e poi riuscire a declinare il tutto in una visione sportiva come quella di Fay.

Risponde Rimondi che si definisce il “cattivo” dei due ma che a me sembra solo il più pratico, dice che se sei in grado di disegnare una Ferrari riesci anche a disegnare una 500, se te lo chiedono.

Nella discussione, fra una domanda e l’altra sfila la collezione primavera estate 2013, costruita, colorata, densa.

“Partiamo dal colore e poi costruiamo la forma perchè in un abito leggi prima la cromia e poi ti soffermi sulla struttura.” Una perla di Rimondi che ci spiega come la collezione viene da loro concepita. “Iniziano da una struttura semplice e poi aggiungiamo, creiamo il tutto nell’armonia del colore.”

Alla domanda chi siano le icone a cui si ispirano, rispondono che non esistono più icone, esistono spunti e sono davvero troppi per riconoscere delle icone. L’ispirazione per loro viene sempre dal passato, dal mito Capucci all ‘inventore Balenciaga, si cerca con difficoltà di vestire una donna che, al momento, ha troppo prodotto nel quale scegliere.

E segue una piccola polemica sugli stylist colpevoli di confondere e stravolgere le idee degli stilisti, interpretando e mescolando.

Aquilano e Rimondi, nel loro lavoro, unito dalla stessa passione e non non dalla stessa visione, creano una collezione davvero ricca e quasi gridata, colori accostati con personalità, sbuffi e colli di organza, il tutto lontanissimo dal mimimalismo.

E, per continuare con le parole di Aquilano, fare del minimalismo è facile, perchè basta l’assenza di idee mentre è osare il vero lavoro.

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