Style

Applausi per il rigore della Beckham

Victoria Beckham

“I don’t drink coffee I take tea my dear” cantava Sting nel 1987 quando orgogliosamente ribadiva la propria provenienza e la propria estranietà quasi aliena camminando per New York. Stessa location, un altro Sir e un’altra “dear” ma inversione di gusti con tanto di rovente bicchierone medium size Starbucks recapitato a domicilio. Facciamo ordine: New York Public Library, una gelida domenica mattina di un altrettanto gelido febbraio. Manca poco alla sfilata di Victoria Beckham, gli ospiti, tra i quali una puntualissima Anna Wintour, vengono confortati con una fumante tazza di te (tranne la direttora che, si sa, opta per il beverone made in USA).

Victoria Beckham

Al suo fianco, per la prima volta presente ad una sfilata della moglie, il bel David fresco di iper cartellone pubblicitario in mutande H&M sulla Fifth Avenue. Nel backstage Victoria da gli ultimi ritocchi alle modelle e la baby Harper dorme in un lettino portato appositamente per lei. I maligni hanno subito commentato che solo un evento mondano poteva registrare un così alto tasso di Beckham dentro ad una libreria, ma noi li adoriamo da quando lei cantava (cantava?) “If you want my future, forget my past” e lui era solo un apprezzabile centrocampista del Manchester United e quindi non ci curiam di queste chiacchiere. Fresca di un award come miglior stilista dell’anno, la Beckham era chiamata ad una prova senza appello.

Victoria Beckham

Ne è uscita una collezione che ha ancora una volta esprime la sua visione semplice e pragmatica del lusso e della sensualità con abiti lineari, attillati, avvolgenti, per lo più al ginocchio con qualche variazione più corta. L’ispirazione è un mix tra il rigore militare e i volumi delle divise da baseball, con qualche tocco di rosso/arancio e bluette che si distinguono in una colata di nero, marrone e naturalmente verde militare, spesso usato in abbinamento ad un altro tono. “Vorrei che i miei abiti assorbissero qualcosa di chi li indossa, così come vorrei che chi li indossa provasse un’emozione nell’indossarli” le parole della filiforme Victoria per descrivere la sua ultima fatica composta da abiti così attillati da far pensare davvero ad una fusione con il corpo delle modelle.

Victoria Beckham

Cappotti semplici con zip a vista, zip riproposte sul dorso dei vestiti fermati in vita da doppie cinturine, bottoni dorati, mostrine, ancora il gioco grafico delle righe a sottolineare il punto vita (espediente già utilizzato per la collezione primavera-estate 12) e accessori sempre più importanti, come la nuova borsa che porta il nome dell’ultima nata della nidiata: “Harper”.

Victoria Beckham

Che Victoria abbia innate doti da stylist diventa ovvio alla vista degli scarponcini Louboutin indossati con pesanti calzettoni a costine, mossa che sappiamo già da ora verrà copiata da tutte le fashioniste del globo. Per tutto lo show mentre tutti usavano l’iPhone, David ha scattato foto con la sua Fuji con custodia vintage in pelle: è pur sempre an Englishman in New York.

Sono una fashion victim dichiarata e amo il mio carnefice. Da 14 anni vivo lo spogliatoio delle squadre di calcio di Serie A e B. Scrivo per Vip Mese, Vip e Gossip per diletto e sono cresciuta professionalmente a F.A.D. la rubrica del TG24.

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