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Indice di (doll)popolarità

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Diventa una celebrity, avrai la tua doll.

Oh, non la bambolina seriale di plastica pippa, made in china, ma una bambola unica a tua immagine e somiglianza che un artista ti dedicherà, a sua e tua maggior gloria. E più artisti ti dedicheranno bambole, più risplenderai. Altro che fans su facebook. Altro che views su youtube.

Lady Gaga, che miete milioni di fans e di click su facebook, twitter e youtube, vanta anche moltissimi tentativi di imitazione (e attestazioni idolatriche) proprio come bambola. Provare per credere su flickr, o su google, digitando la combinazione “doll” e “Lady Gaga”.

Allora è diventare una doll il nuovo indice di popolarità. Ma questo è il punto di vista delle celebrity umane, noi andiamo oltre.

La celebrity doll, in realtà, è spesso invendibile. Perché di solito il creatore la crea per sé. O per un committente ben preciso. Ma più di tutto, per farne dono personale all’adorata celebrity, ricavandone il fatidico istante di fama. 

È una specie di guerrilla marketing, tutto si svolge con rapide e mirate mosse. Tu sei una celebrity, io ti dedico una bambola, te la dono, mi fotografo con te, mi celebro con te.

Geniale pubblicità, essere un doll creator e avere Lady Gaga o [INSERIRE CELEBRITY PREDILETTA] come testimonial!

In Italia sono maghi di questo modus operandi Artist Creations e Magia 2000.

Daniela Ferrando

 

ph: “Telephone” secondo Artist Creations e “Alejandro” secondo Magia 2000

Copywriter & consultant, anomala collezionista di fashion dolls.Non accumulo bambole, ma cerco e promuovo segni della loro presenza nella moda, nella creatività, nelle sensitive issues del nostro tempo.

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