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Good Job(s)?

Se le mani non fossero vistosamente avvitate sui polsi, sembrerebbe quello vero. Invece è una doll, la Steve Jobs doll. Fate il vostro ordine online, e un esemplare del fondatore di Apple alto 30 cm arriverà a casa vostra per eclissare in un sol colpo tutti i banali Ken il belloccio, Big Jim tutto muscoli, Billy il superdotato o il fashionista maschio Fashion Royalty.

Facciamo pochi passi indietro. Jobs è mancato nell’ottobre 2011. Quasi in tempo reale in icons, azienda produttrice di action figures, è saltata a piè pari in un’operazione che ha del raggelante e del commemorativo al tempo stesso. Ma business is business.

in icons, tra cattivo gusto e buone intenzioni, tra omaggio e ingaggio, ha trasformato Steve Jobs in una bambola. O meglio: ha realizzato un prototipo di somiglianza impressionante; lo ha pubblicizzato creando un sito monografico dove fioccano le citazioni del discorso di Stanford (sì, quello del famoso “Stay hungry. Stay foolish.”); ha predisposto i preordini della doll per il prezzo di $99.99; ha visto i preordini premiati dal successo: il primo lotto è andato velocemente esaurito.

Perplessi? Me too. Tra quanti doll collectors ho intervistato, ho raccolto reazioni contrastanti: curiosità, rigetto, entusiasmo, indignazione. Un geek invece ha detto che pur trovando assurdo il bambolo, se lo comprasse poi non vorrebbe lasciarlo solo, lo affiancherebbe perciò alle figurine di altri geni tipo Leonardo o Einstein, creando una collezione di plasticosi Lari domestici*.

E cosa dicono i lettori di fashionblabla fiutatori di tendenze?

Il look è ineccepibile, perché lo Steve Jobs bambolizzato indossa la divisa iconica del suo corrispettivo in carne ed ossa: jeans vissuti e dolcevita nero, sneakers, occhialini. E può anche assumere, grazie al
corpo articolato, tutte le pose più credibili e fingere una gestualità carismatica.

Ma si può miniaturizzare il carisma?

Chi muore da icona, vivrà da bambola?

Questo mi interessa sapere. Perché potrebbe diventare la regola in futuro.

Daniela Ferrando

 

* i Lari erano, nella mitologia di Roma antica, divinità o spiriti protettori della casa

ph: in icons

Copywriter & consultant, anomala collezionista di fashion dolls.Non accumulo bambole, ma cerco e promuovo segni della loro presenza nella moda, nella creatività, nelle sensitive issues del nostro tempo.

Comments (2)

  • non la sopporto ‘sta cosa che un geniaccio come lui sia diventato un bambolotto, senza offesa..per chi fa collezione di bambole..non lo trovo giusto..ma tant’ è…business is business..come hai giustamente scritto.

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  • credimi che è in buona compagnia, non solo di celebrities ma anche di geni eroi e profeti. Prova a googlare con le parole-chiave “action figure”…

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