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Alla scoperta degli anni 30

Quando mi è arrivato l’invito per l’evento organizzato da San Carlo  per un tuffo nel passato alla scoperta degli anni 30, la prima cosa che ho pensato è stata: ” com’erano gli anni 30?”. Non è così facile, a livello di stile, calarsi in un’epoca così lontana e poco conosciuta. Tutto mi riconduceva ai “Roaring Twenties”, ma pochissima iconografia legata a quel periodo. E così’ sono andata a studiare.

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Dopo la grande depressione del ’29  e sotto l’influsso della crisi economica, le donne tornano a vestirsi in modo più sobrio : gonne a pannelli rigorosamente sotto il ginocchio, punto vita segnato, pantaloni che diventano un capo elegante , sdoganato da attrici come Marlen Dietrich. Grandi scollature che scoprono la schiena, scarpe bicolor, calze in lycra che va a sostituirsi alla seta. Piccoli chemisier e fiocchi ad adornare il collo delle camicie, portate sotto i tailleur in seta o in cotone ( fu Coco Chanel la prima a metterli sul mercato, pensando alle signore meno abbienti). Mentre in inverno è la stola ( specialmente in volpe bianca) l’accessorio principe, in estate le donne calzano copricapo fantasiosi:  pagliette soprattutto. E’ stata Elsa Schiaparelli la più importante creatrice di cappelli del decennio, mentre Hermès nel 1933 inizia a creare i suoi foulard.

Il trucco punta sulla bocca, rossa, rossissima, mentre i capelli seguono ancora la moda delle onde piatte, con la riga di lato. Ma com’era Milano nel 1936? Non posso saperlo, ma mi piace immaginarla come ora, molto signora, poco chiassosa, ricca di contenuti, tutta da scoprire. E proprio nel 1936 nel cuore di Milano, vicino alla Chiesetta di San Carlo al Lazzaretto, apre la Rosticceria San Carlo. Tante specialità milanesi in vendita e il successo è immediato: la bottega diventa un vero e proprio riferimento per i buongustai dell’epoca. Ma tra tutti i prodotti venduti, la Rosticceria diventa popolare per uno in particolare, mai visto prima in Italia, intrigante e dal gusto unico. Partendo da quel gusto viene riproposta  la nuova 1936 Antica Ricetta, la patatina che ha fatto la storia.  Io l’avevo già assaggiata, e con i bambini avevamo decretato che era la nostra preferita, perchè è decisamente più croccante e si accompagna benissimo a un bel piatto di verdure grigliate, ad un burger veggie  o a un bicchiere di limonata ( per i grandi, vale la birretta eh!).

La nostra serata si è aperta in una Milano meravigliosamenete inondata dal tramonto di fine giugno, in una piazza Castello completamente pedonale. Lì, ad aspettarci, un tram d’epoca, un’orchestra bibop e un aperitvo in movimento tra abiti d’epoca, spritz e campari e ovviamente, le nuove patatine. Ma il bello è che potete farlo anche voi e gratuitamente.Per i prossimi tre weekend, ogni venerdì e sabato, un tram degli anni ’30, interamente brandizzato San Carlo, attraverserà le strade di Milano per dare a tutti i consumatori la possibilità di gustare gratuitamente un aperitivo assaggiando la 1936, in un’atmosfera del passato.

Due le fermate:
Piazza Castello – dalle 16.15 alle 17.00 e dalle 18.45 alle 19.30
Piazza Fontana – dalle 17.30 alle 18.15 e dalle 20.00 alle 20.45

Buon divertimento !

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Arianna

 

Italian fashion journalist. Blogger @fashionblabla. Founder of #fashioncamp.

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