Durante la spettacolare sfilata di Chanel al Gran Palais che si è tenuta qualche giorno fa a Parigi in occasione della settimana della moda, in passerella è apparsa lei, o meglio, è riapparsa anche lei: Ines De La Fressange. Camminata lenta, sensuale ma al contempo elegante, nulla a che fare con lo sfilare delle modelle di oggi, Ines De La Fressange è della “vecchia guardia” e sfilava durante gli anni d’oro della moda, gli anni ’80, quando ogni collezione e ogni sfilata era un vero e proprio evento che faceva sognare.
E ora eccola di nuovo qua: sulla passerella della primavera-estate 2011, accanto a tante modelle semi-sconosciute ma a fianco di altre due grandi top come Stella Tennant e Freja Beha Erichsen. Non solo in passerella ma molto probabilmente protagonista anche della prossima campagna stampa di Chanel, come lo stesso Lagerfeld aveva dichiarato, Ines De La Fressange è tornata a essere l’indiscutibile musa del Kaiser che, durante un’intervista a Vogue, l’ha definita “ Lei è aldilà di ogni sconvolgimento. Lei è la Parisienne”.
Sangue sudamericano, cecoslovacco e francese nelle vene, Ines De La Fressange ha cominciato a calcare le passerelle quando non aveva nemmeno 18 anni; nata ricca e nobile, perse tutto, compresa anche la maison che aveva creato. Attorno ai 50 anni la svolta, sia a livello professionale sia sul piano privato: viene scelta come ambasciatrice di Roger Vivier, lo storico marchio di calzature che, grazie a lei e a Bruno Frisoni, è tornato agli antichi fasti. Sul piano privato però un duro colpo: la morte del marito a causa di un attacco cardiaco la lascerà da sola con le loro due figlie di 14 e 9 anni.
Nella sua fine l’inizio dunque: rimboccatasi le maniche, oggi Ines De La Fressange è una splendida cinquantenne che, in barba a tutte le modelle scheletriche provenienti dall’Est, al passare del tempo, alle rughe e magari a qualche chilo in più, ha sfilato a Parigi con grazia ed eleganza, con quella seduzione che solo le donne di “mezza età” conoscono; perché lei ha smesso di litigare con lo specchio, e si vede.(Eleonora Gionchi)
