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Lidia Tomkow, progettare lo stile

lidia_tomkow_SS2011
lidia tomkow

Vivere alla periferia dell’impero (della moda) ti consente di esplorare molto e di fare belle scoperte. Ed è il caso di un atelier, quello di Lidia Tomkow, incastonato in una delle vie più suggestive del centro storico di Palermo.

Lidia viene dalla Polonia, passando per Monaco, in Germania. Nel suo percorso, una laurea in ingegneria e architettura e il corso all’accademia delle belle arti palermitana, come progettista di moda.

Abbiamo passato un pomeriggio con lei, nel suo atelier – showroom di Palazzo Sambuca, circondate dalla collezione primavera estate 2011.

Intervista_lidia_tomkow

“Non parlo spesso di collezione – ci dice subito Lidia – perchè ognuna è l’evoluzione della precedente, esprime sempre la voglia di cambiamento.” Altra particolarità di Lidia: lei non disegna, ma progetta. I suoi bozzetti sono dei piccoli quadri creati incollando i tessuti che poi saranno utilizzati nel pezzo originale. E molte creazioni sono uniche.

Come è nata la tua voglia di creare moda, nonostante tu abbia fatto, almeno all’inizio, degli studi non proprio di settore?

Sicuramente l’essere nata e cresciuta in Polonia è stato un forte stimolo: durante il comunismo non avevamo riviste di settore, non conoscevamo tendenze o collezioni.  La mia generazione, e il mondo universitario in particolare, era fortemente focalizzata sull’avere uno stile personale, sull’essere noi stessi attraverso l’abbigliamento. In Italia, spesso vestirsi è ostentare quello che si ha. Per noi era semplicemente esprimere ciò che si è. E così che ho creato il mio primo pezzo: mi serviva qualcosa per ravvivare il mio cappotto, una cosa nuova, introvabile, che mi rispecchiasse. E dopo un po’ di fatica è nata la mia prima “sciarpa”.

Lidia_Tomkow_SS_2011

Hai viaggiato tanto, hai studiato cose diverse, anche medicina. Cosa porti di tutto questo nel tuo lavoro quotidiano?

 

Studiando medicina ho sviluppato una grande sensibilità intorno al tema della corporeità: per quetso le mie creazioni sono fascianti e personalizzabili. Chi le indossa deve stare bene e pensare che quello è proprio il pezzo per lei. Dall’architettura e dall’ingegneria ho imparato il valore che ha un progetto. In generale, la mia esperienza mi ha dato la certezza che la ricerca è sempre necessaria e che la positività è lo strumento principale per vincere la competizione sfrenata e la paura che le persone hanno delle novità.
Che tipo di donna indossa le tue creazioni?
Sul mio sito e sulle etichette dei miei capi riporto una favola polacca. Parla di una principessa che conquista il suo amato con l’intelligenza, vestendosi solo di una rete, che non la scopre ma che svela solo delle parti di sé. Ecco, una donna consapevole del suo corpo ma soprattutto della sua mente è la dona che immagino quando creo.
E devo dire che con la donna reale, cioè con le mie clienti in carne ed ossa, riesco sempre a mantenere un rapporto personale: perchè ogni anno tornano a vedere cosa c’è di nuovo, è come un’amicizia che si basa sulla filosofia dell’unicità della personalità, che si esprime attraverso l’acessorio.
È discreta Lidia, quasi timida. Ma dietro questa immagine – opposta a quella dei designer urlati che non hanno altro da proporre se non il loro gigantesco ego – c’è una forte consapevolezza imprenditoriale, un progetto chiaro e una ricerca maniacale di nuovi spunti e materiali. Ne sentiremo parlare presto, noi di Fashionblabla siamo pronti a scommetterci.

Studiando medicina ho sviluppato una grande sensibilità intorno al tema della corporeità: per quetso le mie creazioni sono fascianti e personalizzabili. Chi le indossa deve stare bene e pensare che quello è proprio il pezzo per lei. Dall’architettura e dall’ingegneria ho imparato il valore che ha un progetto. In generale, la mia esperienza mi ha dato la certezza che la ricerca è sempre necessaria e che la positività è lo strumento principale per vincere la competizione sfrenata e la paura che le persone hanno delle novità.

 

Atelier_lidia_tomkow

Che tipo di donna indossa le tue creazioni?

 

Sul mio sito e sulle etichette dei miei capi riporto una favola polacca. Parla di una principessa che conquista il suo amato con l’intelligenza, vestendosi solo di una rete, che non la scopre ma che svela solo delle parti di sé. Ecco, una donna consapevole del suo corpo ma soprattutto della sua mente è la dona che immagino quando creo. E devo dire che con la donna reale, cioè con le mie clienti in carne ed ossa, riesco sempre a mantenere un rapporto personale: perchè ogni anno tornano a vedere cosa c’è di nuovo, è come un’amicizia che si basa sulla filosofia dell’unicità della personalità, che si esprime attraverso l’acessorio.

Lidia_tomkow_SS2011

 

È discreta Lidia, quasi timida. Ma dietro questa immagine – opposta a quella dei designer urlati che non hanno altro da proporre se non il loro gigantesco ego – c’è una forte consapevolezza imprenditoriale, un progetto chiaro e una ricerca maniacale di nuovi spunti e materiali. Ne sentiremo parlare presto, noi di Fashionblabla siamo pronti a scommetterci.
La collezione primavera – estate la trovate sul sito ufficiale di Lidia Tomkow; le foto del pomeriggio in atelier sono sulla pagina Facebook della designer.

 

 

Simonamelani, si scrive tutto unito. Concentra in un metro e sessanta circa l’esplosiva convinzione che il vero lusso sia essere se stessi. Stylist per Fashion Arts, blogger di moda per ossessione sogna di diventare buyer.

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